Questi anni sono stati molto difficili dal punto di vista virologico. Di recente è stato isolato il virus Issyk-Kul. Vediamo le possibili conseguenze e quello che si sa sul virus.
Dal 2020, la vita di ogni persona è decisamente cambiata. La pandemia a seguito del coronavirus ha davvero segnato tutti. I problemi odierni sono di varia natura ma l’ambito virologico è sempre da considerare. Cosa dimostrato dal primo caso che è stato isolato in Italia.
Per la prima volta nello stivale è stato isolato il virus Issyk-Kul (ISKV). Questo virus è conosciuto dal 1970 quando fu trovato in Kirhhizistan tramite il pipistrello Nyctalus noctula. Poco dopo, questo si è diffuso nella parte centrale dell’Asia. E oggi è stato ritrovato a Bergamo, in Lombardia.
Già qualche settimana fa si è parlato di un nuovo virus dalla Cina. Un virus dalla mortalità molto alta. Questa volta, la scoperta e il conseguente isolamento è avvenuto all’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Nella struttura si è evidenziato il virus in un pipistrello della specie Hypsugo savii. Una specie abbastanza diffusa nelle zone urbane. Cosa che potrebbe intaccare la salute generale.
Primo caso, isolato, di virus Issyk-Kul: ecco tutto quello che conosciamo
Come spesso accade, il virus è attualmente poco conosciuto. Quello che si sa è che può essere la causa di focolai di malattia dell’uomo. Questi possono essere legati a febbre, mal di testa, nausea e mialgia. I tempi di recupero, inoltre, possono toccare anche alcune settimane. In alcune circostanze si è parlato anche di febbre emorragiche.
Questo particolare virus appartiene alla famiglia dei Nairoviridae. Quest’ultimo, genere ortonairovirus, chiama in causa 41 specie. In particolare si parla di febbre emorragica Congo-Crimea. Il virus viene trasmesso dalle zecche e possono anche colpire gli uomini e altri ospiti. Il genoma RNA è segmentato a singolo filamento di circa 18,8 Kb di lunghezza.
L’isolamento del virus si è verificato in un esemplare deceduto naturalmente. L’analisi è stata condotta da Izsler dentro le indagini di sorveglianza passiva sui pipistrelli. Tale studio è previso nel Piano Fauna Selvatica strutturato dalla Regione Lombardia. Al momento, si è scoperta solo una positività ma ci sono in corso analisi per dare un quadro completo sulla diffusione. Così da capire la sua incidenza o prevalenza e per capire se c’è effettivamente la possibilità di trasmissione e conseguente diffusione per animali e uomo.
L’assessore al Welfare, Letizia Moratti ha sottolineato come non ci sia nessun allarme al momento. Il lavoro, attento e puntuale, viene portato avanti dagli operatori di riferimento. La priorità, sottolinea la Moratti, è quella di individuare velocemente la presenza del virus.
Staremo a vedere, dunque, quali saranno le evoluzioni in tal senso. Oltre al Covid, quindi, c’è un’altra fonte di preoccupazione. Una fonte che si affianca al virus Issyk-Kul. Quest’ultima ha fatto la prima vittima qualche mese fa.