Come cambiare gestore del gas? 7 consigli da non perdere

In alcuni momenti, cambiare gestore del gas può portare dei seri benefici. Ci sono tanti aspetti da considerare. Andiamo a vedere 7 consigli che possono rivelarsi davvero utili.

I costi energetici sempre più alti stanno portano sempre più persone a setacciare il mercato per vedere nuove tariffe. Soprattutto il settore del gas preoccupa e non poco. Per questo motivo, cambiare potrebbe essere qualcosa di positivo.

Cambiare gestore gas
Adobe stock

Se da una parte ci può essere la volontà di cambiare, dall’altra non è affatto semplice. Tra il mercato con tariffe fisse e quello libero, le offerte sono tantissime. Ragion per cui, muoversi in questo mare magnum è davvero molto complesso. Ma ci sono dei consigli da tenere bene a mente in questa situazione.

Gli aumenti dei prezzi stanno sempre più aumentando la loro pressione. Su luce e gas, l’Europa ha dato delle indicazioni utili per risparmiare. I prossimi mesi, infatti, saranno molto difficili da affrontare. Se l’Europa ha tracciato la strada, nessuno vieta di agire autonomamente con il cambio del gestore del gas. Andiamo, quindi, a vedere quali sono i consigli da mettere in campo nel caso di cambiamento.

Ecco come cambiare il gestore del gas: le indicazioni da non dimenticare

Prima di addentrarci con il cambio dobbiamo scoprire i nostri consumi. Il consumo è legato a vari indicatori. Si parte dal luogo e dal clima presenti, il numero di membri in famiglia, l’isolamento termico, lo spazio da riscaldare, quanto è efficiente la caldaia e le abitudini personali. Successivamente dobbiamo fare luce tra il servizio di tutela e mercato libero. Il primo riguarda un mercato in cui il prezzo è fatto dall’ARERA. Mentre nel secondo è fatto dall’operatore e cambia da gestore a gestore.

In genere, conviene sempre passare al mercato libero. Se hai una casa grande con consumi elevati, cambiare gestore non è un punto negativo. Si passa poi ai siti utili per comparare le offerte, come segugio.it. Bisogna poi cercare le offerte con domiciliazione bancaria e bolletta elettronica. In caso di pagamenti con domiciliazione bancaria ci potrebbero essere altri sconti. Questo perché tramite RID i gestori sanno che il pagamento sarà puntuale.

Per evitare problemi del cambio bisogna sapere che la chiusura del contratto non conduce ad una penale. Il contatore del gas sarà lo stesso e non dovrà essere sostituito. Il cambiamento non porta a nessuna interruzione del servizio. Come detto, il cambiamento deve essere accompagnato ad una dovuta informazione. Quindi, affidiamoci ad uno specialista del settore. Così da effettuare la transizione in maniera idonea.

L’ultimo consiglio riguarda la morosità di un precedente intestatario. In questo caso, il gestore non può chiedere il pagamento al nuovo cliente. Dall’altra parte, attivare una nuova utenza può essere più difficile. Anche se, negli ultimi anni, non pagare il vecchio gestore è diventato complesso. Questo perché le aziende hanno un sistema che permette di vedere chi è indietro con i pagamenti.

Impostazioni privacy