Multe non vaccinati, errori clamorosi: boom di ricorsi

Diversi problemi stanno emergendo con le multe per i non vaccinati. Tante sono state le lettere inviata dall’Agenzia delle Entrate per errore. Molti i ricorsi già accettati: ecco che cosa sta succedendo.

I cittadini di età pari o superiore a 50 anni che vivono nel nostro paese potevano essere multate di 100 euro se non si fossero sottoposti alle dosi di vaccino anti-Covid. È stata questa una delle ultime serie di norme del governo italiano in merito al virus che ha dilagato nella nazione negli ultimi due anni. Ma adesso c’è una novità che sta allarmando i cittadini.

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fonte foto: AdobeStock

Il decreto del governo approvato lo scorso 5 gennaio aveva annunciato che tutti gli over 50 dovevano avere il super green pass, che dimostri la vaccinazione o di essere guarito dal Covid, per entrare nel proprio posto di lavoro. Mentre coloro che in questa fascia di età non era vaccinato sarebbe stato multato di 100 euro.

La scelto del governo è stata dettata dalla speranza che tale requisito avrebbe impedito alle strutture sanitarie di essere sovraffollate di persone che avevano contratto il Covid e che, quindi, avevano bisogno di cure mediche. Uno scenario che avrebbe consentito al Paese di non appellarsi più al lockdow, così da far andare le persone al lavoro e a scuola.

Tutto giusto, se non fosse per un errore che sta dilagando negli ultimi giorni, dove molte persone hanno ricevuto per errore la sanzione dall’Agenzia dell’Entrate. Molte persone hanno fatto ricorso. Vediamo nel dettaglio che cosa sta accadendo.

Multe non vaccinati, errore dell’Agenzia delle Entrate: sanzioni inviate per sbaglio

Nei giorni scorsi, tanti individui over 50 si sono ritrovati una sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER) in cui si affermava di non aver rispettato l’obbligo vaccinale, entrato in vigore il 1° febbraio. Nel dettaglio, sono state 1,2 milioni di multe da 100 euro che sono state inviate tra aprile e maggio.

Peccato che molte di queste sono state inviate per sbaglio. Alcune persone che hanno ricevuto la sanzione, infatti, sono vaccinate regolarmente oppure hanno l’esenzione. Questo per via di un sistema risultato complicato che ha causato diversi problemi tra prima, seconda e terza dose.

Secondo quanto si legge su Money.it, i certificati di esenzione del vaccinino, sia quelli definitivi che temporanei, non sono stati raccolti e nemmeno archiviati. Questo ha provocato una serie di confusioni che hanno generato errori per quanto riguarda la trasmissione di multe.

Coloro che hanno ricevuto la multa per sbaglio, hanno dovuto dimostrare l’esenzione entro 10 giorni. I primi dati rivelano che i ricorsi accolti sono già tra il 50% e l’80%, quindi più di 600mila persone hanno reclamato. Un errore di sistema che potrebbe continuare anche nei prossimi mesi.

Multe non vaccinati per errore: come fare ricorso

Se si riceve una multa per errore è possibile fare ricorso e dimostrare, entro 10 giorni, l’errore. Il decreto prevedere che il ricorso deve essere inviato necessariamente all’Asl e quindi non al ministero della Salute come hanno fatto in molti. Un errore che potrebbe costare di perdere il ricorso. L’azienda sanitaria, inoltre, deve ricevere non solo il ricorso, ma anche i documenti di esenzione.

Dopo aver fatto questa proceduta, bisogna comunicare all’ADER di aver esplicitato la propria posizione e che quindi non deve essere sottoposto a multa. Fatto ciò, l’Asl ha 10 giorni di tempo per confermare o smentire quanto dichiarato dall’individuo. Se viene confermata l’esenzione, l’Agenzia delle Entrate ha 180 giorni per comunicare l’addebito.

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