Il giardino dei semplici, cosa cantavano? M’innamorai e gli altri successi

Il Giardino dei Semplici è un gruppo italiano ancora in attività, diventato popolare negli anni Settanta. Ecco qual è la sua discografia e i loro più grandi successi. 

Il Giardino dei Semplici (Instagram)
Il Giardino dei Semplici (Instagram)

A Napoli, intorno alla metà degli anni Settanta, inizia a farsi strada un gruppo di musicisti: Il Giardino dei Semplici. In tutto hanno venduto circa 4 milioni di dischi e si sono esibiti in circa duemila concerti sia in Italia e sia all’estero. Negli anni si sono distinti per i loro falsetti e per il loro stile romantico.

Questo pomeriggio il gruppo partenopeo sarà ospite nel talk show di Rai 1 Oggi è un altro giorno. Nell’occasione la band avrà modo di raccontarsi a Serena Bortone e ai suoi “affetti stabili” e parlare dei nuovi progetti artistici. Conosciamoli meglio.

Il Giardino dei Semplici, chi sono i membri del gruppo?

Le origini della band risalgono al 1974 quando il batterista Gianni Averardi si incontra con Gianfranco Caliendo a Napoli e decidono di fondare il gruppo. A loro si sono uniti Andrea Arcella, famoso nel mondo prog-rock della musica, e Luciano Liguori che aveva militato insieme a Caliendo nella formazione G.U.N.G. Il nome scelto con il quale esibirsi in locali napoletani e dintorni era (Gli) Alti e Bassi.

Verso la fine del 1980, Tommy Esposito prende il posto di Gianni Averardi che lascia il gruppo. Mentre nel 2012 è Caliendo che decide fare un passo indietro e lasciare la formazione con l’obiettivo di proseguire la carriera da solista, lasciando il gruppo in tre. Dopo una serie di provini, i tre decidono di chiamare un nuovo chitarrista: Savio Arato.

Il Giardino dei Semplici, perché hanno scelto questo nome?

All’inizio il gruppo si chiamava (Gli) Alti e Bassi, ma poco prima di avere il grande successo cambiarono nome. I produttori della band napoletana erano Giancarlo Bigazzi e Totò Savio. I due, insieme ad Averardi, ottennero un contratto con la casa discografica CBS.

Da quel momento le cose hanno iniziato ad essere serie. Così decisero di cambiare nome in Il Giardino dei Semplici. Il nome nasce dietro una sorta di ispirazione di Bigazzi al Giardino dei Semplici del museo di Storia Naturale della sua città. L’idea fu proposta ai membri del gruppo che l’accolsero con gioia.

M’innamorai e tutti gli altri successi del gruppo

Il grande successo arriva dopo pochissimo tempo dalla loro nascita. Era l’aprile del 1975 quando viene lanciato il loro primo 45 giri, composto dalle due canzoni: M’innamorai e Una storia. M’innamorai venne scelta per partecipare al Festivalbar di quell’anno. Il disco ottenne un enorme consenso, tanto da raggiungere il quinto posto nelle classifiche musicali.

In quell’anno pubblicarono anche la cover del brano del 1915 Tu, ca nun chiagne. La canzone fu usata come sigla dalla Rai per lanciare il ciclo di film di Francesco Rosi. Non solo il brano ottenne il terzo posto in classifica, ma anche il disco d’oro. Nel 1977 arriva la loro prima partecipazione al Festival di Sanremo con Miele, brano che si classifica al quarto posto.

Nonostante negli anni Ottanta decidono di cambiare genere e accostarsi alla new wave italiana, continuano ad avere successo. Il nuovo singolo Carnevale da buttare ha un enorme consenso. Inoltre iniziano a collaborare con Peppino Di Capri nel suo famoso album Juke-Box, diventato un classico della musica.

LEGGI ANCHE >>> Serena Bortone, non crederete mai cosa c’è dietro il suo successo

In occasione del Giubileo, nel 2000 pubblicano il disco Canta e cammina con i brani scritti dal teologo e vescovo Bruno Forte. Per tutto il Nuovo Millennio continuano a suonare ed esibirsi in tutta Italia. Nel 2015 hanno festeggiato i loro primi 40 anni di carriera.

Impostazioni privacy