Cibo in scatola e alimenti, i particolari dettagli che molti ignorano

Vi sono alcuni particolari dettagli e curiosità che molti ignorano e non tutti sanno in merito agli alimenti e al cibo in scatola: di che cosa si tratta?

Cibo in scatola e alimenti, i particolari dettagli che molti ignorano
Supermercato (Foto di Tumisu da Pixabay)

A tutti sarà capitato, e probabilmente non una sola volta, di recarsi al supermercato e di imbattersi, magari di acquistare del cibo in scatola, alimenti contenuti in bottiglie di vetro, contenitori di alluminio e altro ancora: i dettagli e le curiosità che non tutti sanno al riguardo. Ecco di cosa si tratta.

Sin dal passato, a tal riguardo, vi è sempre stato grande ingegno da parte dell’uomo relativamente al riuscire a conservare e mantenere inalterate le proprie del cibo, e ciò che si può vedere proprio al supermercato e nei negozi è proprio il risultato raggiunto. Ma come ci si è arrivati e come si faceva prima?

Come si può leggere su Focus.it, già i romani trovarono in tal senso dei rimedi, poiché si accorsero che erano aria e umidità ad incidere principalmente sul deterioramento del cibo. Dapprima usarono pelli e ossa di animali, poi contenitori di legno e terracotta per frutta, verdura e legumi essiccati.

Mentre anfore e diarie chiuse erano utilizzate per vino e olio.

Cibo in scatola, alimenti e conservazione: dettagli e curiosità

C’è sempre grande curiosità quando si parla di cibo e di conservazione, con la storia che ha portato l’uomo oggi a conservare gli alimenti in scatola. Ai tempi dei Romani, oltre a quanto descritto, si usavano anche la salagione, l’affumicatura e il congelamento, come si legge su Focus.it

Le bottiglie, in particolare grazie agli inglesi e ai veneziani venendo utilizzate nel corso del tempo, accessoriate in seguito con tappi di sughero. Fu N. Appert a dare poi un grande contributo in tal senso con il “cibo in bottiglia” e alla appertizzazione.

Altra curiosità al riguardo, la si trova con Peter Durand che nel 1812, invece delle bottiglie, usa barattoli con fogli di stagno; furono Donkin e Hall a comprare il brevetto e a dar vita alla prima produzione industriale di cibo in scatola.

Alcuni anni dopo, nella guerra di Crimea, i soldati beneficiavano di tale situazione mentre nel 1866 si diffuse l’apertura a chiavetta, spiega Focus.it

In merito alle scatolette, fu Cesare Balena a ideare la pasta d’acciughe nel tubetto, con successive evoluzioni in merito agli alimenti in latta che arrivarono grazie a Francesco Cirio, con i pomodori contenuti in scatola all’Esposizione Universale di Parigi nel 1889.

Ad ideare la carne bollita in scatoletta fu Pietro Sada, con l’industria conserviera che si espanse man man e nel corso del tempo. Aggiornati e migliorati nel tempo, il cibo in scatola ha fatto il suo approdo anche nello spazio, accompagnando l’essere umano anche fin su tra le stelle, con alimenti sottovuoto e, tubetti che contengono pasta e varianti a prova di gravità.

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Supermercato, curiosità e consigli utili per chi fa la spesa

Particolare e interessante la storia e i dettagli legati agli alimenti e al cibo in scatola, come detto tra i prodotti che si possono trovare al supermercato quando si va a fare la spesa.

E proprio a tal riguardo, non mancano spunti e particolari legati al luogo dove ci si reca spessa per acquistare prodotti sia per necessità alimentare che per la gestione della casa.

Perché, ad esempio, i prodotti a lunga conservazione e processati si trovano di solito nelle corsie centrali?

O ancora, quali sono i motivi a proposito del fatto che frutta e verdura sono esposti di solito all’ingresso?

E in merito alla spesa, invece, qui 5 regole utili da seguire per risparmiare da subito quando si fa la spesa

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