Il pesce sulle nostre tavole è pericoloso? L’inchiesta shock

Max Laudadio di Striscia la notizia continua l’inchiesta in merito alla pesca sostenibile. L’inviato del tg satirico questa volta rivela un’incredibile verità. 

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Fonte Foto Getty Images

Nelle ultime ore, Striscia la notizia era finita nel mirino del web a causa del tapiro consegnato all’attrice Ambra Angiolini. Staffelli era andato a Milano per via della fine della relazione con l’allenatore di calcio Massimiliano Allegri. Ma la notizia di oggi è di tutt’altra natura.

Nella puntata di ieri, giovedì 14 ottobre, il Tg satirico di Antonio Ricci ha fatto emergere una verità che interessa tutti noi. E lo ha fatto grazie all’inchiesta sulla pesca sostenibile che da mesi porta avanti Max Laudadio, storico inviato di Striscia.

L’importanza della pesca sostenibile

Come molti sapranno, il pesce è uno dei prodotti alimentari più scambiati al mondo e alimenta un’intera industria globale. L’aumento della domanda globale e del consumo di pesce ha portato a cambiare i metodi di pesca per catturare la maggior parte del pesce con il minimo sforzo.

Queste pratiche di pesca hanno generato alcuni dei problemi che conosciamo oggi, facendo emergere il concetto di “pesca eccessiva”. Da qui l’idea di rendere la pesca sostenibile, per salvaguardare la sopravvivenza di alcune specie che abitano i mari.

Rispettare, dunque, l’habitat naturale e, nel frattempo, garantire alle persone che dipendono dalla pesca di continuare a fare la propria attività liberamente, mantenendo di fatto i mezzi di sussistenza.

Pesca abusiva in Sicilia: l’inchiesta di Striscia la notizia

La pesca illegale, non regolamentata e non dichiarata è un altro problema che affligge l’industria della pesca e mina i suoi sforzi per la sostenibilità. Per questo motivo Max Laudadio ha deciso di portare avanti la propria inchiesta in merito a questo dilemma.

L’inviato di Striscia la notizia, insieme ad un gruppo della onlus Sea Shepherd, si è recato in un’area marina in Sicilia, precisamente in una zona protetta. In questo luogo, la tutela della biodiversità è il primo obiettivo. Per questo motivo l’attività della pesca e la navigazione sono vietate.

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Tuttavia, durante l’inchiesta, è emerso il caso di pesca abusiva. Infatti, sono state mostrate delle cifre in cui quasi il 50% della pesca è illegale. A spiegare la questione è il presidente della onlus che sottolinea come il 70% dell’ossigeno arriva da una microalga e, togliendo i pesci dal mare, riduciamo il nostro ossigeno.

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