Qual è stato l’ultimo film di Paolo Villaggio? Un’opera “americana” poco prima dell’addio

Paolo Villaggio è stato uno degli attori italiani più famosi ed amati nel panorama artistico. Tantissimi i suoi lavori che hanno riscosso grande successo. Vediamo qual è stato il suo ultimo film. 

Paolo Villaggio (Getty Images)
Paolo Villaggio (Getty Images)

Ci sono pochissimi attori capaci di plasmare le menti ed i caratteri di diverse generazioni, Paolo Villaggio è senza dubbio uno di questi. Uno degli attori che ha reso importante il panorama cinematografico italiano con i suoi personaggi diventati iconici. Tra tutti, indimenticabile il suo Ugo Fantozzi, lo sfortunato ingegnere alle prese con le beghe della vita.

Nonostante stiamo parlando di un personaggio nato lontano dell’era social, recentemente l’ingegner Fantozzi è tornato in auge proprio su Twitter, quando è stato ricordato il famosissimo balcone in cui il famoso ragioniere si è letteralmente buttato per arrivare in ufficio puntuale alle 8:30. Una scena che è diventata un cult della saga cinematografica italiana.

Qual è stato il suo ultimo film?

La carriera di Paolo Villaggio è costellata da successi enormi. Da Il sabato del Villaggio a Quelli della domenica passando per Eat It, la scalata verso il consenso di pubblico e critica era partita alla grande. Infatti, da lì a poco, la sua carriera artistica prende definitivamente slancio.

In seguito sono arrivati altri importanti, tra cui la conduzione del Festival di Sanremo nel 1972 e la già citata saga dell’ingegner Fantozzi che lo ha reso popolare più che mai, riscuotendo un immenso successo anche all’estero, entrando ben presto nell’immaginario comune.

In oltre cinquant’anni di carriera ha avuto il pregio di essere diretto dai più grandi registi italiani. Citarli tutti è impossibile, ma possiamo sottolineare Mario Monicelli, Vittorio Gassman, Luigi Comencini, Ettore Scola, Steno e Gabriele Salvatore. Inoltre ha lavorato accanto a grandissimi artisti del calibro di Stefania Sandrelli, Gigi Proietti, Marcello Mastroianni, Francesco Nuti, Carlo Verdone e Lino Banfi.

Poco prima della sua morte, Paolo Villaggio era voluto tornare sul set per vestire i panni di uno psicologo. Il film, uscito nel 2019, a due anni dalla scomparsa dell’attore, è W gli Sposi, commedia diretta dal regista Valerio Zanoli. Proprio il cineasta ha i meriti di aver fatto nascere questo personaggio.

Una pellicola girata nel 2017 tra Roma e Atlanta. Per questo motivo si dice che l’ultimo film dell’attore è stato “americano”, perché girato a metà tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Paolo Villaggio, chi è: moglie e figli dell’attore

  • Nome: Paolo Villaggio
  • Data di nascita: 30 dicembre 1932
  • Luogo di nascita: Genova
  • Data di morte: 3 luglio 2017
  • Luogo di morte: Roma
  • Età: 84 Anni
  • Segno zodiacale: Capricorno
  • Professione: Attore

Paolo Villaggio era nato il 30 dicembre 1932 a Genova sotto il segno del Capricorno. La sua morte è avvenuta nell’estate del 2017, lasciando il cinema italiano orfano della sua comicità autentica e spontanea. La sua infanzia è stata colpita profondamente dalla seconda guerra mondiale.

Durante il conflitto continua gli studi e, dopo il diploma, decide di iscriversi a Giurisprudenza, salvo poi ritirarsi poco dopo. Tra gli anni ’50 e ’60 fa dei lavoretti qua e là, esibendosi anche come cabarettista e sviluppando quel lato artistico che esploderà di lì a poco.

Sulla carriera di Paolo Villaggio abbiamo già parlato, anche se ci sarebbero altre cose da dire, come i due David di Donatello, il Leone d’Oro alla carriera e il Nastro d’argento ed il Pardo d’onore sempre alla carriera. D’altronde stiamo parlando di un attore che conta oltre 70 film all’attivo, un’enormità.

Per quanto riguarda, invece, la sua vita privata è stato sposato con Maura Albites per lungo tempo. Il matrimonio è stato celebrato alla fine degli anni Cinquanta. I due hanno avuto due figli: Elisabetta e Pierfrancesco.

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In passato, il figlio maschio ha avuto seri problemi di tossicodipendenza, tanto che nel 1986 è stato arrestato balzando agli onori della cronaca italiana. In seguito, Pierfrancesco ha accusato più volte il padre di essere egoista, egocentrico, assente e megalomane.

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