Tempo di confessioni per Ermal Meta. Il cantautore ha riposto ad un fan su Instagram e ha rivelato come sia cambiato in questo periodo.
Ermal Meta è sicuramente tra i migliori cantautori su piazza. Lo abbiamo visto scrivere ed interpretare canzoni impegnate, ma anche leggere e spensierate. Un musicista capace di abbracciare diversi generi musicali e farsi apprezzare dal pubblico per la sua autenticità e per la sia coerenza artistica.
Oltre ad essere un ottimo artista, Ermal è anche un uomo impegnato socialmente. Il cantautore italiano, originario dell’Albania, si è fatto promotore di diverse donazioni benefiche ed è noto il suo impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica su diverse tematiche. Tra le ultime la questione afghana e il DDL Zan.
Attualmente è in radio con l’ultimo singolo “Stelle Cadenti”, brano che si trova all’interno del suo ultimo album “Tribù Urbana”, pubblicato dopo la sua partecipazione a Festival di Sanremo dove si è classificato nella terza posizione. Nonostante Ermal stia confermando quanto vale, ci sono fan che lo accusano di non essere più quello di prima.
Tramite le sue storie su Instagram, come spesso fanno i personaggi popolari, anche il cantautore ha voluto dedicare un po’ di tempo a rispondere ai fan e a saziare le loro curiosità. In una domanda, c’era un fan scettico su come Ermal Meta stia vivendo attualmente questo periodo artistico.
“Perché ti sei abbassato così tanto (artisticamente parlando)? – scrive il fan – stento a riconoscerti”. La risposta di Ermal non tarda ad arrivare ed è puntuale come sempre: “Chissà perché a qualcuno piace sempre quello che un musicista faceva prima e non quello che fa in quel momento”.
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“Sono cambiato, sono cresciuto – confida Ermal – ma sono sempre rimasto fedele a me stesso. Se questo è abbassarsi allora continuerò ad abbassarmi. Di sicuro farà musica a modo mio e non seguendo le mode del momento”. Una risposta che sicuramente sarà apprezzata dai tantissimi fan che continuano a sostenerlo e ad ascoltare la sua musica. D’altronde gli artisti si evolvono, ed è bello che sia così.