Risparmi, dove conservarli? Banca o posta, vantaggi e svantaggi

Spesso ci si domanda dove sia meglio depositare i propri risparmi, se in banca o in posta: proviamo a capirne di più tra svantaggi e vantaggi

Risparmi, dove conservarli? Banca o posta, vantaggi e svantaggi
Risparmi (fonte foto_ Adobe Stock)

È una delle domande ricorrente che spesso i risparmiatori si chiedono, ovvero se depositare i propri risparmi in banca o in posta: cerchiamo di capirne qualcosa in più analizzando alcuni vantaggi e svantaggi.

È più che comprensibile, oltre che doveroso, che i risparmiatori prestino massima attenzione ai propri fondi, ponendosi delle domande in merito alla stabilità dei luoghi di deposito, dove cioè sono ospitati i soldi e le finanze accumulate che vanno a comporre il proprio patrimonio.

A maggior ragione è una domanda importante poiché posta in un momento di grande incertezza, a causa del periodo storico che tutti stanno vivendo, quello cioè della pandemia da Covid-19, che ha portato con sé grossi problemi economici a svariati lavoratori e cittadini.

La situazione relativa alla pandemia ha generato diversi problemi, limitando i guadagni di molti e, in taluni casi, portato la perdita del lavoro ad alcuni. Che si tratti di investimenti o depositi, sono in molti a chiedersi dove conservare i propri risparmi.

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Risparmi in banca o posta? Dove conservarli, pro e contro

È una domanda, come detto dunque, che sono in molti a chiedersi, quella relativa a dove conservare i propri risparmi, se sia meglio farlo in banca o in posta.

L’articolo non si propone né pretende di rispondere a tale domanda, ma può fornire alcuni spunti di riflessione, andando ad analizzare, per quanto in breve, alcune differenze che vi sono in merito.

Per quel che riguarda la banca, e quindi un conto corrente bancario, va anzitutto specificato che vi sono due possibilità per il risparmiatore, aprirne cioè uno classico o il conto deposito. La differenza sta nelle intenzioni di chi decide di aprilo, ovvero di ciò che intende fare dei propri risparmi in oggetto.

Quello classico, infatti, in linea di massima permette una vasta operatività, rendendo semplici operazioni come prelievi, pagamenti, bonifici ed altre operazioni. Di solito, il lato meno positivo riguarda la percentuali di interessi che in genere si attesta su livelli abbastanza bassi.

Rispetto al conto deposito, la scelta in questo caso è di lasciare all’Istituto di Credito una quota che può essere investita e che corrisponde ad una percentuali di interessi, che di norma sono più alti.

La convenienza è infatti proprio negli interessi che si possono percepire alla fine, che sono più alti, ma va specificato che vi è una operatività del conto aperto di certo più scarsa della prima soluzione.

Un altro punto da tener presente è quello dei costi di gestione; in questo caso vi sono davvero tante possibilità di scelta che cambiano da Istituto a Istituto, con diverse possibilità su cui riflettere. Basti pensare al conto corrente online che in alcuni casi si propone di essere a zero spese.

La scelta dipende dalle esigenze di ciascuno e in ogni caso, ogni possibilità va sondata ed approfondita, prima di procedere verso l’una o l’altra scelta. Eventuali o meno costi di gestione o delle operazioni sono solo alcuni dei punti da approfondire.

Risparmi in posta, cosa cambia rispetto alla banca?

Sono moltissimi i risparmiatori italiani che decidono di affidarsi a Poste Italiane, che da sempre è, ritengono in molti, fonte di sicurezza e solidità. L’apertura di un conto postale, si legge su proiezionidiborsa.it, in genere non fornisce moltissimo in termine di interessi, a differenza di quanto potrebbe accadere con i buoni fruttiferi postali, che invece potrebbero essere vantaggiosi.

Sul sito si legge però che vi sarebbero anche delle difficoltà, qualora si decidesse di richiedere un prestito che potrebbe richiedere un tempo maggiore, in virtù del fatto che la posta dovrebbe affidarsi ad un istituto bancario.

Va specificato che un punto forte della posta è relativo alla gran quantità di sedi ed uffici dislocati sul territorio nazionale.

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Come detto, va sottolineato che l’articolo in questione non ha lo scopo di rispondere a tale domanda ma potrebbe sollevare, nel lettore, spunti di riflessione.

La scelta dipende dalle esigenze di ciascuno e soltanto un approfondimento, ed una analisi dettagliata, tanto online quanto con un confronto con gli esperti nelle sedi, delle diverse proposte sia della banche che della posta, potrà rispondere alle domande in oggetto.

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