Simon Kjaer: il sangue freddo del capitano della Danimarca

E’ stato il primo a soccorrere il compagno di squadra Eriksen ed il primo a consolare la compagna del centrocampista. Il comportamento e l’atteggiamento di Simon Kjaer è stata la parte più bella di una bruttissima pagina di Euro 2020. 

Simon Kjaer
Fonte Foto Getty Images

Era il 43′ quando la partita Danimarca-Finlandia si è fermata perché Christian Eriksen ha avuto un malore e si è accasciato a terra perdendo i sensi. Il centrocampista, nella sfortuna, ha avuto accanto a lui un grandissimo capitano che si è accorto immediatamente che qualcosa non andava. Simon Kjer è riuscito a mantenere il sangue freddo e a gestire una situazione tutt’altro che facile.

Il difensore del Milan, infatti, si è precipitato immediatamente per dare un primo soccorso al compagno di squadra che era svenuto in campo. Ha chiamato i medici e ha gestito l’intero gruppo danese durante quei minuti interminabili in cui al centrocampista dell’Inter veniva effettuato il massaggio cardiaco. 

Poi subito la corsa in ospedale a Copenaghen, la capitale della Danimarca dove si stava giocando il match di Euro 2020, e l’atteso comunicato in cui si annunciava che Eriksen era fuori pericolo.

Simon Kjaer, l’abbraccio con la compagna

Tra le immagini più intense di quei minuti ci sono quelle in cui Simon Kjaer si assicura che la compagna di Eriksen, Sabrine Kvist Jensen, stia lontana dal punto dell’incidente, dando modo ad i medici di curare il compagno di squadra e consolando la donna in lacrime per quello che stava accadendo.

Secondo le prime testimonianze che ci sono state dal campo, sembra proprio che Kjaer sia stata la persone fondamentale nell’aver salvato la vita a Eriksen. Infatti, il capitano danese avrebbe bloccato la lingua del centrocampista impedendogli di non respirare, prima dell’arrivo dei soccorsi sanitari.

LEGGI ANCHE >>> Chi è Sabrine Kvist Jensen: età, lavoro e vita privata della compagna di Eriksen

Kjaer ed Eriksen non sono solo due compagni di squadra nella nazionale danese. Infatti, i due si frequentano anche fuori dal campo essendo molto amici, anche perché entrambi abitano nella stessa città: Milano. Dove il difensore gioca nel Milan, mentre il centrocampista nell’Inter. Una rivalità solo ed esclusivamente sportiva, che li mette contro solo per 180 minuti all’anno.

Impostazioni privacy