Il giorno dopo il terribile incidente che ha ucciso Luana D’Orazio è tempo di indagini. Si cerca di capire la dinamica della sua morte.
La morte di Luana D’Orazio all’apparenza potrebbe sembrare una tragica fatalità. Gli inquirenti però hanno il dovere morale di non escludere alcuna pista. Proprio per questo le indagini stanno andando avanti. Il giorno dopo la tragedia la rabbia e lo scoramento devono lasciare spazio alla lucidità per capire cosa sia realmente accaduto.
Tra le tante ipotesi vagliate c’è anche quella di un mancamento da parte della ragazza. Gli operai presenti sul posto infatti hanno riferito di non essersi accorti di nulla. Questo dettaglio in particolare sembra strano. Luana D’Orazio infatti avrebbe chiesto quantomeno aiuto negli attimi tragici prima della morte.
Luana D’Orazio: ecco come procederanno le indagini
Al momento sono stati iscritti al registro degli indagati due persone. La procura però ha riferito che si tratta di un atto dovuto. Sotto la lente d’ingrandimento è finito in particolare il macchinario nel quale è finita stritolata la povera Luana D’Orazio. L’orditoio infatti era di ultima generazione e si sarebbe dovuto fermare in automatico prima di uccidere la giovane.
Stranamente però il dispositivo non si è fermato. Il procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi ha riferito di aver già ricevuto i dati dei rilievi sul macchinario. Nelle prossime ore verrà nominato un perito che dovrà controllare l’orditoio. In particolare verranno effettuate delle prove comparative con la macchina gemella presente di fronte a quella del tragico incidente.
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Nelle prossime ore verrà studiato il piano di sicurezza dell’azienda per capire se sono state rispettate tutte le norme. Insomma si cerca un colpevole sia esso anche solo la fatalità. Certo niente ci ridarà indietro Luana, ma capire esattamente perché tutto questo è accaduto è un atto dovuto nei confronti di questa giovane.
