Caso Genovese: l’imprenditore ha chiesto i domiciliari per curarsi

L’imprenditore avrebbe inviato la richiesta al Gip di Milano, con la possibilità di ricevere gli arresti domiciliari.

Alberto Genovese
(Facebook)

Ennesima richiesta al Gip di Milano da parte dell’imprenditore napoletano Alberto Genovese, cresciuto lavorativamente a Milano.

La richiesta sarebbe di poter usufruire degli arresti domiciliari con la possibilità di curarsi e disintossicarsi dalle droghe.

L’imprenditore è ora in carcere perché accusato di stupro da una ragazza di 18 anni il 10 ottobre scorso.

Secondo gli inquirenti ed il suo avvocato, la ragazza sarebbe stata stordita con droghe e alcool per poi essere violentata. Per questo dal 6 novembre l’imprenditore, originario di Napoli, ma milanese di adozione, è in carcere.

Caso Genovese: l’imprenditore ha chiesto i domiciliari per curarsi, richiesta inviata al gip di Milano

Era indagata anche l’ex fidanzata dell’imprenditore anche per un altro abuso su una ragazza di 23 anni ad Ibiza.

In particolare gli inquirenti affermano che la ragazza sarebbe stata presente durante l’abuso avvenuto ai danni della ragazza ventitreenne ad Ibiza, nella famosa “Villa Lolita”.

La ragazza ha denunciato la complicità dell’ex di Genovese: dopo una notte di alcool e droga infatti, si era risvegliata sanguinante nella camera dell’imprenditore, a quel punto proprio la compagna le avrebbe chiesto scusa.

La donna è stata posta nel registro degli indagati dalla Procura di Milano per concorso nella violenza sessuale e cessione di droga.

Una terza accusa di molestia sembra essere stata assegnata a Genovese, questa volta da una ragazza di 28 anni, la quale afferma che la sua ex fidanzata, anche in quell’occasione, fosse presente durante l’abuso.

“Sarah ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e ha anche fornito materiale utile per colmare le lacune contenute nella ricostruzione della persona offesa”.

Queste le parole dell’avvocato Gianmaria Palminteri, legale di Sarah Borruso, ex fidanzata dell’imprenditore stupratore Alberto Genovese.

L’avvocato Palminteri afferma che: “Su richiesta di questa difesa si è svolto ieri l’interrogatorio della mia assistita, la quale ha fornito la propria versione dei fatti in merito a quanto sarebbe accaduto a Ibiza”.

Vicenda, questa, che non può, e non deve, essere automaticamente sovrapposta a quanto accaduto a Milano, nel mese di ottobre, ed in cui la mia assistita non era nemmeno presente”.

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