Ferrara, trovata morta nella sua abitazione: le indagini non escludono omicidio

La donna è stata ritrovata nella sua abitazione, colpita con un oggetto contundente. Non si esclude quindi l’omicidio.

Misteriosa morte a Bondeno, nel ferrarese, dove una donna di 50 anni è stata ritrovata nella sua casa senza vita.

Le indagini sono iniziate ed al momento i carabinieri e la polizia scientifica stanno indagando per capire quale possa essere la motivazione della morte

Non è assolutamente esclusa la pista omicidio: sul luogo non è stata ritrovata una vera e propria arma del delitto, ma molti dubbi sono sorti dato che la vittima, al suo ritrovamento, aveva il cranio fracassato.

Una brutalità che non farebbe pensare ad un suicidio o ad un incidente: la versione più accreditata sarebbe che la donna sia stata colpita da un oggetto contundente in testa.

Ferrara, trovata morta nella sua abitazione: le indagini non escludono omicidio

Nessuna pista dunque da escludere, nulla da tralasciare nella vicenda.

La donna sarebbe stata identificata come Rossella Placati, cinquantenne con due figli, che conviveva nella sua abitazione con il compagno.

In corso le indagini, con l’assenso anche del sindaco del paese, notevolmente scosso dalla notizia della terribile morte della donna.

Un altro omicidio in queste ore sta anche salendo alla ribalta della cronaca: avvenuto a Genova, in pieno centro, dove ha trovato la morte Clara Ceccarelli, di 69 anni.

la vittima era costantemente perseguitata dall’ex compagno, Renato Scapusi, 59 anni, disoccupato e ludopatico. Clara era stanca di quell’uomo che le rubava costantemente i soldi, che non faceva nulla, solo andare a sperperare i soldi al gioco d’azzardo.

Cosi lascia l’uomo, cercando un altro appartamento e andando a vivere con il padre ed il figlio di 30 anni. L’uomo inizia a perseguitarla con atti osceni, anche lasciando tracce di escrementi sulla vetrina del suo famoso negozio di calzature e pantofole al centro di Genova.

Poi la tragedia: l’uomo arriva al negozio della vittima, le infligge trenta coltellate, inveendo sul corpo con una brutalità spropositata.

Poi si allontana dal luogo del delitto e cerca il suicidio lanciandosi dalle Mura Cappuccine: qui però verrà raggiunto dalle forze dell’ordine, i quali intanto avevano trovato il corpo di Clara e avevano già intravisto l’uomo come colpevole.

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