Dopo anni si è ribellata ed è riuscita a portare a processo i suoi aguzzini. La madre si era suicidata anni fa.
Otto anni, otto lunghi anni di violenze e maltrattamenti subiti, gli anni dell’adolescenza, quelli che dovevano essere i più belli sono stati per lei i più difficili.
La storia da Pescara, dove due uomini, i quali hanno ora 91 anni e 67 anni, sono stati portati a processo per abusi sessuali ai danni di una minorenne.
La ragazza subiva violenze dai due orchi da quando era piccolissima, aveva solo 9 anni, fino ai suoi 17 anni.
La cosa più spaventosa però sarebbe che la madre stessa della piccola la “vendesse” ai due uomini in qualsiasi momento, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Addirittura spesso veniva prelevata dalla casa dei nonni per essere portata in luoghi appartati dove veniva posseduta contro il suo volere dai due, ferocemente.
Pescara, utilizzata dalla madre come prostituta per i pedofili: si ribella e li porta a processo
La madre della vittima non ha invece ricevuto nessun giudizio, essendosi suicidata alcuni anni prima, dopo che ella, ormai adolescente, aveva deciso di chiudere per sempre il rapporto con i due pedofili.
La madre era dedita alla prostituzione e dipendente dalle droghe, per questo si faceva pagare somme di denaro dai due con l’obiettivo di pagarsi la dose; spesso era anche presente agli abusi, compiaciuta della sua scelta.
La vittima però ha detto basta, ha deciso di raccontare tutto alle autorità, i quali hanno prima controllato i cellulari dei due carnefici, poi hanno confermato l’accusa anche dalle ricerche della psicologa che seguiva la ragazza.
L’uomo di 91 anni inoltre è stato accusato anche di “stalking” nei confronti della vittima: le faceva più di cento chiamate giornaliere, anche se non aveva mai risposta e la seguiva nei luoghi che più frequentava con appostamenti furtivi.
Ora la decisione del Gip sarà fondamentale per sistemare la questione e ritenere colpevoli o meno i due, anche se dalla notizia si potrebbe già esprimere un verdetto!
