Napoli, tentato adescamento pedopornografico di un quattordicenne

La vittima veniva contattata spesso per invio di materiale pornografico. La madre ha denunciato l’orco pedofilo.

Oramai la nuova digitalizzazione dei social network ha portato non solo molta più facilità di comunicazione, ma anche molti più pericoli di incontrare persone non proprio per bene.La mania di mostrarsi e la libertà delle provocazioni tramite i contenuti social può portare anche a questo, ad aizzare persone malate che potrebbero diventare pericolose.

Lo conferma la storia arrivata da Napoli, dove un uomo di 30 anni ha tentato di adescare sessualmente tramite social Whatsapp e Telegram un ragazzo di 14 anni richiedendo foto e video da poter usare per il proprio godimento e provocando il giovane tramite sex chat.

Solo l’intervento della madre del ragazzo ha potuto sventare il peggio. La denuncia ha portato all’arresto dell’orco pedofilo e una perquisizione della sua abitazione ha svelato detenzione di materiale pedopornografico.

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Napoli, tentato adescamento pedopornografico di un quattordicenne: denunciato dalla madre

Vicenda simile era avvenuta a Milano, dove un uomo di 57 anni adescava tramite la piattaforma social Tik Tok ragazzi e bambini tra i 6 ed i 14 anni. L’uomo è stato più volte denunciato per questi atti ed era stato portato in tribunale, dove il questore di Milano lo aveva ammonito: “mantenersi ad almeno 500 metri dai luoghi abitualmente frequentati da minorenni quali asili, scuole, parchi giochi ed impianti sportivi e di non comunicare con persone minorenni con nessun mezzo, inclusi i social network. In passato il 57enne “ha adescato almeno 41 ragazzine in diverse province d’Italia, tra cui Milano, Gorizia, Viareggio, Firenze, Pistoia, Carrara e La Spezia”.

Dunque il social è utile, ma come abbiamo visto in queste situazioni, l’utilizzo in modo sbagliato può portare ad avere dei gravi problemi.

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