Caso Willy Monteiro, nuova pesante accusa per i fratelli Bianchi

Riguardo la rissa a Colleferro, dove mori il giovane Willy Monteiro Duarte, i fratelli Bianchi sono ora accusati di omicidio volontario.

Nuovo aggiornamento sul caso dell’omicidio del giovane cuoco di origine capoverdiana Willy Monteiro Duarte: ai fratelli Bianchi, gli assassini del giovane, è stata commutata l’accusa da omicidio preterintenzionale ad omicidio volontario. La stessa sentenza è stata attivata anche per gli altri due partecipanti all’omicidio: Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.

Willy, che ad appena 21 anni aveva tentato di difendere un amico dalle mani sanguinarie dei Bianchi, era stato già insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di una Medaglia d’oro al valore civile alla memoria, per il coraggio ed il valore dimostrato.

LEGGI ANCHE >>> 18enne pestato come Willy è in coma, la mamma: non perdono finché avrò respiro

LEGGI ANCHE >>> Daspo e pene severe per risse fuori dai locali: in arrivo la norma Willy

Caso Willy Monteiro, nuova accusa per i Bianchi: è stato omicidio volontario, non più preterintenzionale

La nuova sentenza di colpevolezza per i due ragazzi originari di Artena è stata delineata dalla Procura di Velletri, data la gravità delle azioni dei quattro e la volontà indiscutibile, quel folle giorno di Settembre, di uccidere Willy.

Le intercettazioni hanno portato anche nuove rivelazioni sull’esecuzione di Willy: sono state infatti valutate alcune conversazioni del Picarelli con il padre in carcere, dove diceva che aveva infierito su Willy, picchiandolo quando era a terra. Le nuove indagini sono state organizzate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro e finiranno davanti la Corte d’Assise di Frosinone.

Il Gip di Velletri Giuseppe Boccaratro ha cosi espresso la sentenza per i colpevoli:“Gli elementi conducono naturalmente a ritenere che i quattro indagati non solo avessero consapevolmente accettato il rischio di uccidere Willy, ma colpendolo ripetutamente, con una violenza del tutto sproporzionata alla volontà di arrecargli delle semplici lesioni, avessero previsto e voluto alternativamente la morte o il grave ferimento della vittima”.

Impostazioni privacy