Madre salva la figlia dai sicari che volevano ucciderla, fingendosi lei

Il sicario era stato assoldato dal fratello della vittima, il quale voleva far sparire la nipote dopo averla abusata sessualmente anni prima.

polizia, carabinieri, truffa, furto

 

L’amore di una madre va sempre oltre ogni limite, anche oltre la vita stessa, come lo dimostra questo fatto di cronaca direttamente dalla Louisiana, dove Brittany Cormier è stata uccisa da dei sicari per difendere la vita della figlia.

La ragione dietro l’atto violento è legata alla sparizione della figlia di Brittany architettata dal fratello e zio della vittima, Beaux Cormier, il quale voleva disfarsi della nipote per evitare che testimoniasse a processo gli abusi sessuali che le aveva inflitto nel marzo dello scorso anno.

Cosi il mandante dell’assassinio ha pagato due suoi amici, Andrew Eskine e Dalvin Wilson, per far si che la ragazza sparisse dalla circolazione e non fosse rimasta viva per testimoniare.

LEGGI ANCHE >>> Omicidio Bolzano, il dubbio sull’estraneità ai fatti di Martina

LEGGI ANCHE >>> Lucida follia, il 21enne leccese non si è mai pentito del duplice omicidio

Madre salva la figlia dai sicari che volevano ucciderla, fingendosi lei: l’amore oltre la vita stessa

Secondo la ricostruzione dello Sceriffo della parrocchia di Terrebonne, il quale sta indagando sull’omicidio, i due sicari sarebbero entrati il 13 gennaio nella casa di Brittany Cormier a Montegut, in Louisiana e chiedendo se fosse lei la persona che cercavano, ella avrebbe risposto di si.

Successivamente i due avrebbero aperto il fuoco su di lei, uccidendola. Ci sarebbe inoltre un’altra vittima nell’agguato, ovvero la vicina di casa Hope Nettleton, la quale avrebbe tentato di fermare i killer ma sarebbe rimasta invischiata nel fuoco delle pistole. La figlia e la figliastra di Brittany erano intanto nascoste in un armadio.

Queste le parole dello Sceriffo Timothy Soinget in un comunicato: “Brittany Cormier è stata uccisa per il fatto di aver detto a chi ha sparato che era lei in realtà la vittima dello stupro, salvando così la vita alla vera vittima dello stupro”

Impostazioni privacy