Conclusa la prima udienza sull’incidente del crollo del Ponte Morandi, avvenuto nel 2018 e che ha portato alla morte di 43 persone.
Ieri primo febbraio si è svolta la prima udienza riguardo il secondo incidente probatorio sull’inchiesta per il crollo del Ponte Morandi, certamente la più importante dato che riguarda le cause effettive del crollo del ponte.
La prima inchiesta riguardava invece la conferma dello stato di salute del viadotto successivamente all’incidente. L’udienza riprenderà domani ma potrebbe essere sospesa mercoledì o giovedì per consentire ai legali e consulenti degli indagati di acquisire il materiale e studiarlo.
Circa 200 persone, tra avvocati, periti e consulenti, familiari vittime, pm e giudice, hanno preso posto nella tensostruttura allestita a tempo record nell’atrio del tribunale per garantire il rispetto delle norme anti Covid e mantenere la piena distanza tra tutti all’interno dello stabile.
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Ponte Morandi: chiusa la seconda inchiesta-probatoria sul caso del crollo, la più importante
Il giudice per le indagini preliminari Angela Nutini ha fissato udienze tutti i giorni, compreso il sabato, per tutto il mese di febbraio, cosi da poter mettere a disposizione tutte le prove del caso e non tralasciare nulla di necessario e potenzialmente importante.
Molto lavoro per il giudice Angela Nutini, alla quale i legali della difesa hanno contestato la mancanza di alcuni file non messi a disposizione per la difesa dei loro assistiti. La pm non ha però deciso di rinviare l’udienza, ma ha delineato che la consegna dei file avverrà tra giovedì e venerdì e cosi è stato chiarito che questo software sarà presto a disposizione.
Si ripartirà dunque dopo queste prime prove, sperando che la verità venga a galla e si possa fare giustizia per le vittime!
