Il Governo verso lo scontro decisivo, Berlusconi sta con Renzi

Lo scontro nell’esecutivo entra nella fase forse decisiva, Berlusconi sta con Renzi, o almeno cosi vuole che si sappia. Chissà.

Vaccino anti-covid

Il Governo entra nella fase di scontro totale. Qualcuno prova a ricucire lo strappo con Matteo Renzi, strappo causato, nei fatti, dallo stesso Renzi, mentre qualcun’ altro, sempre all’interno della maggioranza è certo che con Renzi non ci saranno più confronti ne tantomeno ci sarà la possibilità che possa prendere corpo l’ipotesi di un suoi ritorno in maggioranza. Su questo, al momento non vi sono certezze, la politica si sa, spesso dimentica le proprie fasi e le proprie dichiarazioni, non è ancora detto nulla.

Intanto Silvio Berlusconi esce allo scoperto e sostiene apertamente Matteo Renzi nell’operazione che ha portato all’uscita delle ministre di Italia Viva dalla maggioranza. Berlusconi invita a completare l’opera insomma, a far cadere il Governo e a ragionare su una nuova maggioranza o su un nuovo premier. Nulla è deciso, quindi, torna la frase di prima. La politica è bizzarra a volte, altre troppo coerente con il suo essere tutto ed il contrario di tutto.

Bollettino del 22 gennaio: tutti i numeri del contagio

I nuovi positivi sono 13.633 (con 265mila tamponi effettuati) i morti secondo il dato odierno sono 472

LEGGI ANCHE >>> Crisi di Governo, Renzi ammette: Pronto ad un Governo di unità nazionale

LEGGI ANCHE >>> Silvio Berlusconi ricoverato d’urgenza in ospedale

Intanto i numeri del contagio sembrano tenere quel passo che si era sperato potessero tenere con i primi dati confortanti dei giorni scorsi. Persistono sempre situazioni più gravi di altre analizzando il dato regione per regione, ma in sostanza, cosi come dichiarato da molti esperti del settore, i numeri pare si stiano stabilizzando. E questa è una buona notizia.

Intanto nel paese continuano le proteste contro le chiusure, con i ristoratori sempre in prima linea per far valere il proprio diritto al lavoro, impedito dalle restrizioni ancora in vigore anche nelle regioni in cui la criticità dell’emergenza appare meno preoccupante.

Impostazioni privacy