Nuovo dpcm: le nuove misure spaventano gli italiani

Il ministro Speranza ha anticipato alcune delle nuove misure previste dal prossimo dpcm, in arrivo per venerdi prossimo.

Roberto Speranza
Roberto Speranza (Facebook)

Roberto Speranza, ministro della Salute, ha anticipato alcune delle misure previste dal prossimo dpcm in fase di attuazione, previsto nella sua ufficialità, per venerdi 16. In linea di massima le misure dovrebbero rispettare le anticipazioni avanzate nei giorni scorsi. Si va verso lo stop all’asporto per bar e ristoranti dopo le 18, momento in cui entrerà in azione soltanto la consegna a domicilio. Resta il coprifuoco, dalle 22 alle 5 del giorno successivo.

Vietati gli spostamenti tra regioni, questo per limitare la circolazione sul territorio nazionale delle persone, senza valido motivo. Cosi come la misura dello stop all’asporto e del conseguente coprifuoco, mira ad evitare assembramenti inutili, insomma la movida, che ha già fatto danni in molte città, con giovani che all’esterno dei locali che fornivano asporto che si sono fatti ben notare dalle forze dell’ordine.

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Nuovo dpcm: restano le zone colorate per indicare le varie emergenze territoriali

Il sistema delle zone colorate, per simboleggiare le varie emergenze territoriali, e di conseguenza prendere le dovute misure, resterà ancora in vigore. Si andrà anzi, verso la creazione di una nuova zona, quella bianca, dalla quale si potrà andare via via verso un ritorno alla consueta normalità, con cinema, teatri e palestre aperte, oltre chiaramente a bar, ristoranti e negozi. Ma per il momento, l’attenzione è tutta sulle zone più colpite dal contagio.

“I dati dell’ultima cabina di monitoraggio mostrano un peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia – ha dichiarato Speranza – e indicano che siamo molto probabilmente a un nuovo cambio di fase, quella espansiva. Aumentano Rt, incidenza, tasso di occupazione terapie intensive e focolai di origine sconosciuta – continua – pertanto, il Governo ha l’obbligo di prendere nuove misure proporzionate al rischio”.

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