Rimpasto, Boschi in corsa. Conte non cede: “Si a rimpasto, no a crisi”

E’ possibile che in seno alla maggioranza si sia arrivati ad immaginare un rimpasto di governo, nel tentativo di acquietare le intemperie che provengono dai frizzanti membri di Italia Viva.

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Maria Elena Boschi – Matteo Renzi (Fonte foto: web)

Nonostante da giorni Matteo Renzi predichi il totale disinteresse verso nuove cariche, il presidente del Consiglio ci prova.

L’inserimento di Maria Elena Boschi nella squadra dei ministri, è lei il nome più caldo ad ora, significherebbe di fatto sbugiardare quanto detto fino ad ora dal leader di Iv.

Nonostante tutta l’area dem, oltre ai componenti di Iv, cominci a digerire malvolentieri l’operato delle pentastellate Catalfo e De Micheli. Rispettivamente ministre del Lavoro e dei Trasporti.

Il Pd, in questa eventualità, vedrebbe sia il soddisfacimento di un interesse proprio, quello della sostituzione di una delle ministre con una figura già rodata come la Boschi. E al contempo lascerebbe all’ex segretario il compito di assumersene la responsabilità.

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Rimpasto, Boschi in corsa. Conte non cede: “Si a rimpasto, no a crisi”. A rischio Catalfo e De Micheli

«Una crisi di governo in questo momento, con il virus che corre e la campagna vaccinale appena iniziata? – spiega Conte -. Se mi chiedono di rafforzare la squadra per lavorare ancora meglio sono disponibile, ma altre operazioni risulterebbero incomprensibili ai cittadini». Eppure le trattative, per dirla nel modo più prosaico, si sono «incartate». A sentire i ministri lo scenario di una crisi di governo, che Conte e Zingaretti stanno provando in ogni modo a evitare, non è affatto escluso. Ma non è una crisi al buio, sarebbe troppo anche per Renzi. «Matteo vuole la testa di Conte per poi riattaccarla – è la sintesi brutale di uno “sherpa” –. Però Conte non si fida». L’ex premier, che tre settimane fa aveva rassicurato il presidente Mattarella («Non voglio aprire la crisi») pensa ancora di poter costringere Conte a salire al Quirinale e non si accontenta di un «rimpastino». Come spiegano i suoi «sarebbe ridicolo, dopo tutto il casino che ha armato». Renzi vuole costringere l’avvocato a trattare programma e squadra di un nuovo governo, in cui i tutti i leader di maggioranza avrebbero un ruolo da ministro o vicepremier e in cui Italia viva peserebbe di più.

 

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