La strage degli storni. La notte di Capodanno, i botti, il fumo, e gli uccelli, vittime della paura che li porta ovunque.
Quello degli storni, a Roma, è un problema serio. Serio al punto da coinvolgere l’amministrazione comunale. A Roma, gli stormi di storni, rappresentano un reale fastidio, anche per gli autisti di autobus della linea pubblica, che spesso hanno manifestato quanto tali presenze, parliamo sempre degli uccelli, li indispettisca, evidentemente per la scarda visibilità che provocano quando a flotte si dirigono di qua e di la in città.
Nella giornata di ieri, nella notte più che altro, causa botti di Capodanno, gli storni sono impazziti. Impauriti, evidentemente dai frastuoni incontrollati dei festeggianti, sono apparsi letteralmente impazziti, volando senza alcuna logica immaginabile, spaventati dai boati. E’ successo quindi, che molti, moltissimi storni, siano finiti contro i cavi dell’alta tensione, praticamente in ogni parte del centro storico romano, finendo, come immaginabile, stecchiti.
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Strage di uccelli: il caso che turba l’amministrazione comunale
Il consigliere comunale, della Lega, Davide Bordoni, aveva parlato poche settimane fa, del piano preso dall’amministrazione a riguardo: “Nella Capitale tornano gli storni e il guano ma l’Amministrazione sembra non accorgersene, il piano per attenuare i possibili pericoli ed i disagi non c’è, la giunta Raggi come al solito è in ritardo e non ha predisposto per tempo le contromisure. Con gli storni torna anche il problema del guano sulle strade e sui marciapiedi che diventa un pericoloso impasto scivoloso”.
Una vera e propria piaga si potrebbe dire. Una problematica di tale portata da rischiare di diventare un grosso peso per l’amministrazione comunale. Nel frattempo, la paura per i botti di Capodanno, ne ha uccisi un bel po’, disgraziatamente.
