Fabio Artesi raccontava Torino e aiutava i bambini: si è arreso al Covid

È deceduto a causa di alcune complicazioni legate al covid il fotoreporter subalpino, conosciuto e apprezzato in tutta Italia.

Muore a 56 anni il famoso fotoreporter Fabio Artesi, nato e cresciuto a Venaria Reale. L’Italia ed in particolar modo la città di Torino è in lutto per la scomparsa del giornalista, che aveva collaborato con il quotidiano CronacaQui e con il periodico “Giallo”.

Tutto era iniziato verso gli inizi di novembre, quando Artesi era stato ricoverato in gravi condizioni prima all’ospedale di Ciriè, quindi a quello di Ivrea prima di essere trasferito alla Clinica Eporediese.

Le condizioni erano peggiorate con l’aggravarsi di una forte polmonite che lo aveva colpito. I medici avevano cercato di curarlo, per poi decidere di intubarlo causa l’aggravarsi della situazione, ma non c’è stato nulla da fare: il giornalista è deceduto nella notte di Natale, intorno alle 4 del mattino del 25 dicembre.

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Covid: muore il fotoreporter Fabio Artesi, apprezzato giornalista, Torino piange la sua scomparsa

Artesi aveva iniziato la sua carriera da fotoreporter alla Maserati, dove ha passato molto tempo lavorativamente. inizia poi il suo cammino verso ciò che amava, improntando collaborazioni con varie testate tra cui “Giallo”, passando per CronacaQui.

Era anche molto attivo nella beneficenza, con l’organizzazione di partite di calcio nella sua Torino, che organizzava con il solo scopo di aiutare i meno fortunati.

Inoltre era stato attivo promotore della ricerca sulla malattia della ormai scomparsa Beatrice Naso, la bimba con che era affetta da una gravissima e strana malattia, di cui ancora oggi non si conosce l’esistenza. Il caso era stato ampliato nella risonanza mediatica da Artesi grazie alla pagina Facebook da lui creata dal nome “Bea”.

Commosse le parole del sindaco di Venaria Reale, Fabio Giulivi che ha scritto: “Impossibile non rimanere sconvolti per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo. Un uomo meraviglioso, un padre e marito premuroso. Un amico per molti di noi oltre che un giornalista professionista capace di raccontare con passione le vicende del nostro territorio. Non solo da sindaco, ma da persona che ha condiviso con Fabio momenti bellissimi, esprimo tutto il mio personale dolore. Alla figlia, alla moglie, a tutta la famiglia e ai colleghi sconvolti va il nostro pensiero”.

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