Portogallo, uccisi brutalmente centinaia di cervi e cinghiali

Le foto del massacro hanno indignato totalmente animalisti e non sui social network. I cacciatori accusati di “crimine ambientale”.

Sono stati massacrati in tantissimi, tutti in un solo giorno: 540 totali tra cervi e cinghiali, un numero esorbitante, un’intera foresta ripulita dai suoi abitanti.

Questo è successo in un’area di caccia nel centro del Portogallo, dove 16 cacciatori spagnoli sono stati dichiarati colpevoli di un gravissimo “crimine ambientale”, dopo aver sterminato tutti gli animali presenti nel luogo.

La situazione ha scatenato immediatamente l’ira del web, in particolare dopo le foto postate dai cacciatori, felici del bottino ottenuto. Le foto del massacro sono state postate e ripostate centinaia di volte, scatenando la rabbia di animalisti e non.

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Portogallo, uccisi brutalmente centinaia di cervi e cinghiali, rischio incidente diplomatico

La foto incriminata raffigura due dei sedici cacciatori, una coppia, probabilmente moglie e marito, posare davanti ai corpi inermi dei poveri animali. La scena raffigurata sembra uscita da un film di un disastro ambientale, con i molteplici corpi martoriati stesi a terra senza vita.

La peggior cosa è che la coppia sembra sorridente in foto, entusiasta di ciò che hanno fatto, come due eroi che compiono un grande gesto o due persone che si sono notevolmente divertite e non riescono a trattenere l’emozione. Eppure agli utenti che hanno guardato la foto, le emozioni suscitate interiormente sono state certamente altre.

E non è tutto! L’incidente per la sua gravità e grandezza potrebbe innescare presto un incidente diplomatico importantissimo tra Spagna e Portogallo, dato che i 16 cacciatori iberici sembra non abbiano avuto il permesso ufficiale di andare in quella zona a cacciare e sparare. Ora vedremo come si risolverà la situazione nei prossimi giorni.

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