Vaccini, Arcuri: “Tutti gli italiani vaccinati entro l’autunno”

Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus ha annunciato che tutti gli italiani potranno vaccinarsi entro il 2021.

Domenico Arcuri

Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri ha delineato le linee guida del governo sui prossimi vaccini, dicendo che tutti gli italiani potranno essere vaccinati entro estate o massimo autunno del 2021.

Arcuri ricorda che ci saranno 202 milioni di dosi destinate all’Italia, anche se i 40 milioni di Sanofi arriveranno in ritardo, tra il secondo e il terzo trimestre del 2022.

“Noi confermiamo di avere una quantità sufficiente di dosi per poter vaccinare in una stagione a cavallo tra la prossima estate e il prossimo autunno tutti gli italiani che lo vorranno”. 

“Il vaccine day europeo, il prossimo 27 dicembre. I cittadini d’Europa inizieranno a vaccinarsi tutti nello stesso momento. Il 27 sarà un bel giorno, simbolico. Speriamo che nei giorni successivi e forse anche prima della fine dell’anno possa cominciare la regolare vaccinazione in quantità di dosi non più simboliche anche per le categorie” prioritarie, a partire dagli operatori sanitari.

Arcuri si riferisce poi con le sue parole agli stessi operatori sanitari:

“Noi siamo pronti da ogni punto di vista. Abbiamo consolidato i 296 punti di somministrazione, che potranno diventare 300, in tutto il territorio nazionale. Abbiamo verificato l’esistenza delle celle frigorifere per conservare il vaccino. Le Regioni hanno avviato una prima sessione nella verifica delle adesioni del personale sanitario, dalle prime – ancora poco significative – informazioni e risultanze sembra che ci dia un conforto anche superiore alle nostre aspettative. Sembra che il numero delle adesioni sia soddisfacente”.

Per quanto riguarda poi la prenotazione del vaccino, che avverrà tramite un sistema informativo apposito:

“Per la popolazione inizierà nel mese di febbraio, in quel momento pensiamo di dover iniziare a vaccinare in ordine decrescente di fragilità, partendo dalle più anziane, queste persone verranno allertate da noi, dalle Asl, dalla macchina messa in moto e in qualche caso saranno gli operatori a recarsi nelle loro residenze per somministrare il vaccino quando non avranno una mobilità agevole. Non bisogna impegnarsi a mettersi in fila adesso perché non ci sarà nessuna fila, ci sarà un’ordinata somministrazione secondo criteri su cui dovremo informare gli italiani, come faremo nelle prossime settimane”.

Impostazioni privacy