Troppi morti e terrore terza ondata, parla Mattarella: “serve sforzo collettivo”

Il Governo deciderà a ore sulle restrizioni durante le feste natalizie, vogliono scongiurare la terza ondata di coronavirus.

I nuovi positivi non crescono più ma si attestano ancora sui dodicimila in 24 ore: tanti. E soprattutto sono ancora tanti i decessi che anche ieri hanno sfiorato i cinquecento in sole 24 ore. Il Governo ha il terrore che possa scoppiare una terza ondata di Covid a gennaio e quindi che il Paese possa di nuovo fermarsi, o meglio, che non possa rinascere dalle ceneri del secondo attacco di coronavirus.

Entro domani, mercoledì 16 dicembre, verranno annunciate le nuove restrizioni anti assembramenti in concomitanza con le festività natalizie. Si delinea una zona arancione per tutta l’Italia ma c’è ancora il rischio concreto che possa essere rossa per tutti. Intanto interviene il Presidente Mattarella che chiede a tutti “uno soforzo collettivo”. “Solo un multilateralismo efficace, potranno consentire alla Comunità internazionale di superare questa emergenza”.

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Troppi morti e terrore terza ondata: maggioranza divisa sulle restrizioni

Dopo gli assembramenti choc dell’ultimo fine settimana di shopping natalizio, il Comitato tecnico scientifico, ha chiesto al governo misure più rigorose in vista delle feste. L’ipotesi è quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi, dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure quella di grande zona arancione, con i negozi aperti ma i ristoranti chiusi. E con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20.

“Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza -, spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un’ipotetica terza ondata”. “Dobbiamo essere piu’ rigorosi durante le festivita’”, dice il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.In Italia la curva dei contagi è in fase calante, mentre in Germania sta salendo”, aggiunge.

La stretta ci sarà, ma probabilmente si chiuderà un occhio almeno per gli spostamenti tra piccoli Comuni vicini tra di loro. La zona rossa nazionale nei festivi e prefestivi non vede però d’accordo tutti nel governo e nella maggioranza,

“Bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai”, dicono gli esperti.

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