Uccisione Raciti, Speziale finisce la pena e viene liberato

Antonino Speziale ha scontato la sua condanna di otto anni nel carcere di Messina ed è ora libero di tornare a casa.

Ha scontato totalmente la sua pena ed ora è libero Antonino Speziale, l’ultras del Catania che fu condannato ad 8 anni ed 8 mesi di carcere per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di Polizia Filippo Raciti durante la partita di calcio del derby siciliano tra Catania e Palermo allo stadio Massimino di Catania.

Abbraccia per primo il padre che è andato a prenderlo e si dirige poi verso casa.

Queste le sue prime dichiarazioni appena fuori dal carcere: “Intanto voglio vedere la mia famiglia. Poi vi racconterò tutto quello che ho passato. La mia condanna è stata un’ingiustizia e chi ha sbagliato pagherà con la giustizia”. 

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Uccisione Raciti, Speziale finisce la pena e viene liberato, potrà tornare dalla famiglia

L’ex ultrà del Catania è stato accolto all’uscita dal carcere da ultrà del Messina, tifoseria amica che lo ha sempre sostenuto, i quali gli hanno dedicato cori e saluti.

Il suo legale che lo ha seguito questi anni, l’avvocato Giuseppe Lipera, ha presentato molto spesso domanda, ritenendolo innocente, per una scarcerazione anticipata del suo assistito, dati anche i suoi problemi di salute, ma questa non è mai stata accolta e sempre respinta.

L’avvocato ha sostenuto costantemente l’ipotesi di un “fuoco amico” che ha portato la morte dell’Ispettore Raciti: secondo lui questo è morto investito da una Land Rover della Polizia. Ipotesi che è stata vagliata da diversi Gip, Tribunali del Riesame e nei tre gradi di giudizio del processo a Speziale, giudicato da minorenne perché tale era all’epoca dei fatti.

Era tornato invece in semilibertà poco prima di Natale del 2018 Daniele Natale Micale, 32 anni, l’altro ultra del Catania condannato a 11 anni per la morte dell’ispettore Raciti, dopo avere scontato oltre metà della condanna in carcere a Catania, ed ha un residuo pena di meno di 2 anni.

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