Striscia la Notizia, Brumotti e la Calabria: “I bambini costruiscono le bombe”

Il campione di bike trial, inviato per Striscia la notizia, ha scovato un altro paese italiano dove lo Stato e le leggi non sono contemplati.

Questa volta Striscia la notizia è arrivata fino a Reggio Calabria, esattamente nel piccolo paese di San Luca, dove accadono fatti a dir poco sconcertanti. A tenere banco con il clamoroso servizio è sempre l’inviato Vittorio Brumotti, il biker che con i suoi trick esagerati incanta sempre chi lo osserva.

Brumotti ha partecipato tramite il programma dell’autore Antonio Ricci a moltissimi servizi di denuncia al degrado di alcune periferie italiane, tra le più pericolose; possiamo citare ad esempio San Basilio per la capitale Roma, oppure anche a Corso Como su Milano.

Il “brumo” aveva lanciato la località del nuovo servizio nei giorni scorsi direttamente tramite il proprio profilo Instagram.

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Brumotti scova un altro paese dove la criminalità regna sovrana e lo Stato non ha potere

in particolare la lotta di Brumotti prende di mira le basi strategiche della n’drangheta, questa volta ad esempio il servizio è stato effettuato nella zona di comando del Boss Strangio, colui che era stato il mandante della strage di Duisburg.

“Siamo venuti fin qui per denunciare il degrado in cui versa il paese, tra rifiuti e strade abbandonate. Ma non solo. La gente alla nostra vista si barrica in casa, non vuole essere ripresa, ci manda via. Neanche al bar riusciamo a farci servire.”

Agghiacciante poi la chiacchierata che Brumotti intrattiene in piena diretta con alcuni bambini del posto, i quali affermano di essere abituati a costruire bombe molotov con le bottiglie di alcool o piene di benzina.

A quel punto Brumotti, impietrito, chiede: “Le usate per Capodanno?”. La risposta:”No, le diamo addosso agli sbirri!”.

In conclusione del servizio Brumotti esterna una personale affermazione:”Questi bambini vanno aiutati, devono scappare dalle mani della criminalità. Qui sono dei soldati, abituati fin da piccoli a ripudiare le leggi dello Stato. I piccoli dovrebbero essere in questi centri ricreativi a giocare e studiare, non a costruire bombe molotov”.

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