Venezia, nuovi sviluppi sull’utilizzo del Mose per blocco marea

Dopo l’entrata in funzione delle barriere del Mose nella giornata del 9 Dicembre, l’arginamento dell’alta marea sembra funzionare!

Il Mose ha funzionato! Dopo l’innesto del meccanismo di arginamento della marea nella giornata di mercoledì 9 Dicembre.

Ora Venezia è all’asciutto mentre in mare la marea è arrivata a circa 117 centimetri di altezza.

La massima in mare di oggi è stata raggiunta, secondo il Centro maree del Comune, alle 7.25 mentre in laguna al punto di rilevazione della Punta della Dogana l’acqua segnava solo 75cm.

Verrà dunque valutato in queste ore se verranno utilizzate o meno le paratoie del sistema.

Il Mose è il Modulo sperimentale elettromeccanico che permette l’accensione di una serie di dighe mobili, esattamente 78 paratoie, poste alle tre bocche di porto (Lido, Alberoni e Chioggia).

Venezia, nuovi sviluppi sull’utilizzo del Mose per blocco marea

La città durante la settimana era finita sott’acqua a causa dell’aumentare della marea, la quale era arrivata ad una altezza di addirittura 136 centimetri dopo delle previsioni del tempo troppo ottimistiche ed erronee.

Il Capo del Provveditorato Cinzia Zarcone era intervenuta per delineare la modalità di funzionamento del Mose: “Nonostante a Venezia si parli di ‘strucare el boton‘ (pigiare il bottone), in realtà l’operazione nasce con molto anticipo e va preparata”.
Aveva poi segnalato due dettagli molto importanti:“Il primo è che il vento, cioè l’elemento più imponderabile e fantasioso del mondo meteoreologico, spinga le acque fuori della laguna e faccia quello che oggi noi non siamo stati in grado di fare. La seconda è che si riesca a fare tesoro anche di questa esperienza per aggiornare le procedure in modo da adattarle anche a situazioni come questa, di improvviso peggioramento”.
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