Il Presidente Mattarella ricorda la strage di Piazza Fontana

In un comunicato il Presidente della Repubblica manda un messaggio di lotta alla violenza e al terrorismo nel giorno della commemorazione.

“La strage di piazza Fontana ha interpellato in maniera esigente l’identità della Repubblica, suscitando un’unità di popolo determinante per sconfiggere violenza, terrorismo, eversione. Una riserva di valori etici che fu centrale e seppe porsi a fianco dei familiari delle vittime.  Il terrorismo tentò di inserirsi nelle fratture della società per disgregarne le basi: gli italiani non lo consentirono”.

Cosi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato, nel giorno dell’anniversario, la “Strage di Piazza Fontana” che ebbe luogo a Milano nel 1969.

“Lavorare per la coesione e la sicurezza, per il rispetto dei diritti dei cittadini, per il superamento dei divari, sono i doveri che avvertono, anche oggi, quanti, nelle istituzioni e nella società civile operano per la libertà e l’unione delle coscienze del nostro Paese”

Il Presidente Mattarella ricorda la strage di Piazza Fontana

La cosiddetta “Strage di Piazza Fontana” fu la conseguenza di un attentato terroristico che avvenne a Milano, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura e che causò 17 morti e 88 feriti.

Una fortissima esplosione nell’edificio tramite un’ordigno che scoppiò sul tetto, causò la strage e le numerose morti. Un secondo ordigno venne trovato inesploso in Piazza della Scala.

Per tanti aspetti si può parlare d’una storia della Repubblica prima e dopo piazza Fontana. Gli attentati terroristici di quel giorno furono cinque, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, e colpirono contemporaneamente Roma e Milano, le due maggiori città d’Italia. A Roma ci furono tre attentati che provocarono 16 feriti: uno all’entrata di via Veneto, uno all’Altare della Patria e l’ultimo a Piazza Venezia.

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