Conte apre alla circolazione tra comuni: L’Italia letteralmente impazzisce

Il premier Conte aveva aperto all’eventualità di un alleggerimento delle misure restrittive nelle giornate clou.

Tavola imbandita
Tavola imbandita (Facebook)

Al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarebbe venuto in mente di ripensare, riconsiderare, diciamo cosi, i tratti di alcune misure imposte per le festività natalizie. Il premier, in pratica, avrebbe pensato di allargare, è proprio il caso di dirlo, la misura che vieta la circolazione tra comuni. Fare in modo che nei giorni clou delle festività, si possa liberamente circolare anche tra comuni diversi, solo ed esclusivamente in quei giorni però.

A sentire, a leggere, di queste ipotesi gli italiani, più o meno tutti, hanno subito iniziato a sognare, eh si, perchè qualcuno vedendo caduto questo divieto ha immaginato che potessero cadere anche gli altri, di divieti. Avranno immaginato spostamenti in massa da un territorio all’altro, tavole imbandite per 20 o 25 persone, orario illimitato di visita ai parenti. Qualcosa di assolutamente lontano da quelle che sono le intenzioni del Governo.

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Conte apre alla circolazione tra comuni: Chissà quanti trenini immaginati nelle case

Le intenzioni del Governo, stando a quanto realisticamente possibile, provano in qualche modo a favorire gli incontri tra familiari in quei giorni di festa. Incontri che con le attuali restrizioni, non potrebbero aver luogo, considerato che un familiare potrebbe vivere in altro comune. Gli italiani però non hanno fatto i conti con un altro fattore, il coprifuoco.

Eh si perchè quello resta. Quindi ammesso che si trasgredisse, come qualche politico ha suggerito, non è che ci si possa trattenere poi tanto a casa del parente, per una cena, o per chissà cosa. E quindi, addio sogni di gloria. Insomma, la misura è stata soltanto immaginata, e sotto con i pensieri, le proiezioni ed anche le critiche, tante critiche, di chi ritiene superabile un Natale senza parenti stretti, se dall’altro lato c’è la salute collettiva.

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