Morte Maradona: “Lo hanno ucciso”, la versione dell’avvocato coinvolto

Maradona sarebbe stato ucciso, perchè con lui era diventato ormai possibile confrontarsi, perso com’era nell’alcol.

Maradona avvocato infermiera
Maradona avvocato infermiera (Facebook)

L’ultima bomba, dall’Argentina, di ciò che si immagina possa diventare un caso aperto 24 ore su 24 per chissà quanto tempo ancora, arriva dall’avvocato dell’infermiera che è rimasta con Diego Armando Maradona negli ultimi giorni di vita del campione. Maradona era alcolizzato, al punto da non accettare alcun aiuto, da nessuno. Non voleva collaborare Diego, non voleva rinunciare a questa sua, ennesima dipendenza.

Il legale racconta del giorno del suo compleanno. La sera prima aveva bevuto fino alle 5 di mattina. Tre ore dopo, lo hanno svegliato per accompagnarlo ad un evento organizzato in suo onore. Immaginabile quali possano essere state le condizioni del campione argentino in quell’occasione. L’avvocato non lascia scampo a doppie interpretazioni: “Lo hanno ucciso“.

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Morte Maradona: Secondo il legale coinvolto, tutto parte da Leopoldo Luque

L’accusa forte, del legale dell’ex infermiera di Maradona, riguarda insomma un’azione mirata per spegnere, di fatto, Maradona. Portare alla lenta fine, un uomo che non voleva saperne più di curarsi, di farsi del bene, e di accettare l’aiuto dei propri cari e di quanti, intorno a lui speravano potesse una volta per tutte cambiare vita, per stare bene.

Tutto, secondo il legale, sarebbe partito da Leopoldo Luque, neurochirurgo e medico personale di Diego Armando Maradona, vicino all’ex campione nelle ultime fasi della sua vita. Luque, già indagato per omicidio colposo, dovrà ora difendersi da questa nuova e pesantissima accusa.

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