Natale, no alla Messa di mezzanotte: “Per una volta Gesù può nascere prima”

La Messa di Natale dovrà rispettare le stesse regole restrittive e il coprifuoco deciso per tutti gli italiani: ipotesi orari.

Sembrerebbe una bestemmia affermare, come ha fatto il ministro Boccia, che Gesù per una volta, in piena emergenza Covid, può nascere due ore prima la mezzanotte. In realtà è stata un’affermazione detta da un cattolico che definisce bestemmia, al contrario, parlare di “piste da sci imbiancate”. Tutto sotto il segno della prudenza. Ora la Conferenza Episcopale Italiana deciderà se officiare la Messa di Natale tra le 18 e le 20, ma il Governo viene incontro alla Chiesa.

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che “allo stato attuale, il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa della vigilia. Tuttavia, ha assicurato, “una valutazione sarà fatta nei prossimi giorni”. La linea prevista sembra orientarsi sul no alla deroga al coprifuoco per la celebrazione cattolica.

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Il ministro Boccia era stato accusato di eresia quando ha parlato dei problemi legati alla tradizionale Messa di mezzanotte a Natale. “Seguire la Messa e lo dico da cattolico due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia”, ha sottolineato Boccia giovedì in videoconferenza con i governatori. “Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia non facciamo i sepolcri imbiancati”, ha aggiunto.

Poi è intervenuto il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, che ha evidenziato che “a Natale sicuramente resterà il coprifuoco dalle 22”.

A Milano, intanto, il Comune ha deciso per l’annullamento della tradizionale fiera di Sant’Ambrogio, quella degli “Oh Bej Oh Bej”, che si sarebbe dovuta tenere dal 5 all’8 dicembre. Troppo rischioso, per una macchina organizzatrice che prevede la presenza di circa 400 operatori.

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