“Se ti ammali di Covid non venire in ospedale”: infermiera risponde a negazionista

Michela infermiera di Pescara ha risposto all’attacco di una negazionista attraverso un video pubblicato sui social network

Infermiera vs negazionista
Fonte screenshot YouTube

Continuano le “battaglie” dei negazionisti che a spron battuto proseguono la loro battaglia nella minimizzazione del covid-19. L’ennesima puntata di questa accesa saga è andata in scena a Pescara in Abruzzo (regione diventata zona rossa da qualche giorno), dove Michela infermiera dell’ospedale civile ha dovuto fare i conti un messaggio da parte di un accanito negazionista.

Si è ritrovata sull’automobile situata nel parcheggio dei dipendenti del nosocomio, un volantino piuttosto provocatorio. La ragazza però, stufa di questa situazione, ha deciso di reagire. Lo ha fatto con toni pacati tramite un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, diventato immediatamente virale in rete.

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La veemente risposta dell’infermiera Michela alla provocazione della negazionista

Michela ha specificato di non essere impegnata in un reparto covid, ma nonostante ciò da quando è scoppiata la pandemia il suo lavoro è aumentato a dismisura. Per questo senza troppi giri di parole ha detto chiaramente di “farsi il mazzo” così come i suoi colleghi.

Successivamente senza andare troppo nel dettaglio, ha cercato di smontare la tesi negazionista. Ha affermato che la bassa percentuale di mortalità decantata nel volantino, espressa in numeri non è per niente di poco conto.

Al paragone con l’immediata guarigione di Trump, Michela ha invece risposto con una tesi piuttosto logica: “Le cure che può permettersi un personaggio come lui non sono paragonabili a quelle per i comuni cittadini. Fare certi parallelismi è davvero inutile”.

Il momento clou del video è però la strigliata che riserva a questa persona: “Se la nostra regione è zona rossa, è colpa di gente come voi che non prende le precauzioni necessarie. Anche le chiusure dei negozi sono frutto dei vostri comportamenti sconsiderati. Se ti dovessi ammalare di Covid o di altre malattie, non venire in ospedale. Non meriti i sacrifici e le cure degli infermieri”.

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