La denuncia della donna malata di tumore: “Diventati pazienti di Serie B”

Una donna urla la sua preoccupazione da Alghero. Il suo tumore sembra non interessare, prima di tutto c’è il Covid.

La denuncia della donna malata di tumore: "Diventati pazienti di Serie B"
Fonte foto: (Web)

È molto grave la denuncia che arriva da Alghero, in Sardegna, da parte di una donna malata di tumore. Si tratta di Maria Antonia Loi, che si dice preoccupata dalla poca importanza che le viene data da parte dei medici.

La causa, secondo lei, sarebbe del Covid, che renderebbe tutti gli altri pazienti: “Invisibili”. Aveva richiesto una colonscopia, ma in cambio, nessuna risposta.

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Il suo reparto è stato riadattato per l’emergenza Coronavirus

“Con grande rammarico mi è stato comunicato che non mi faranno la colonscopia, è stato demolito quello che funzionava per fare spazio ai malati di Covid-19, tutti gli altri – me compresa – sono pazienti di serie b“. La frase, si legge sull’account Facebook del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ed a scriverla, è proprio Maria Antonia Loi.

La donna infatti confessa di non aver ricevuto più risposte, sul controllo di cui aveva bisogno, il reparto di Endoscopia dell’ospedale di Alghero, ufficialmente al momento non è attivo. Lo spiega la stessa paziente che ha deciso di denunciare la situazione: “Il 3 dicembre avrei dovuto fare una colonscopia, ma mi ha chiamato la dottoressa che mi segue per dirmi che non mi avrebbe potuto sottoporre all’esame. Era mortificata, mi ha spiegato che essendo quel reparto troppo vicino alla Rianimazione, che nel frattempo è stata riadattata alle esigenze prodotte dal Covid, loro sono stati trasferiti in Chirurgia, in un altro piano”.

L’esame della donna era prenotato per il 5 ottobre, cosa che non è avvenuta, ma Loi spiega che non è il primo episodio sgradevole: “Qualche mese fa mi è stata cancellato un controllo a Ginecologia e ho dovuto farlo in privato, pagando. – dice la donna – Capisco la straordinarietà del momento, e di fronte alla mia salute non ne faccio certo una questione di soldi. Mi chiedo però che criteri ci siano dietro certe scelte: si sta distruggendo quel che c’era, creando gravi disservizi a danno della salute di tanti cittadini”. Proprio una malattia terminale, ci riporta invece ad una commovente vicenda: i figli di una donna malata di cancro che non ce l’ha fatta, la ricordano ora con un torneo sportivo a suo nome.

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