Nadia Toffa, la morte non ferma gli haters: non c’è fine alla vergogna

Gli haters non si fermano nemmeno di fronte alla morte. Un utente continua da tempo a commentare le foto di Nadia Toffa con insulti e battute terrificanti

Nadia Toffa
Fonte foto: Facebook

Era il 13 agosto 2019 quando l’Italia intera fu sconvolta dalla morte di Nadia Toffa. La giornalista, diventata famosa e colonna portante del programma di Italia Uno Le Iene, ha lottato per anni contro il tumore, sempre con il sorriso sulle labbra.

È divenuta una vera e propria eroina e ancora oggi tutti la piangono e vorrebbero vederla in televisione a lottare per i diritti delle persone, come sempre aveva abituato il suo pubblico.

Il fenomeno dell’odio sul web è una tematica quanto mai attuale ai giorni nostri. Purtroppo gli hater non si fermano di fronte a niente. Nemmeno la compianta Nadia Toffa è stata risparmiata da questo fenomeno. In particolare, un utente si è accanito commentando alcune foto della giornalista su Instagram, scrivendo parole vergognose e prive di rispetto.

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Nadia Toffa, l’hater non si ferma nemmeno dopo la sua morte: i commenti riprovevoli

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Questa estate è stato il primo anniversario dalla scomparsa di Nadia Toffa. Tutto il mondo dello spettacolo e milioni di telespettatori sono ancora in lutto per la perdita di una persona speciale che ha saputo entrare nei cuori di tutti.

Peccato che un utente su Instagram, un vero e proprio pazzo, ha cominciato a prendere di mira alcune foto della compianta giornalista, scrivendo messaggi riprovevoli del tipo: “Il soprannome guerriera… Io posso capire uno che ce la fa… ma che ca**o di soprannome le avete dato? Non c’è logica“, e ancora: “Il 13 agosto offro da bere a tutti”; oppure battute dal pessimo gusto come: “Ma è in ferie? Non lavora più in tv? Chiedo per un amico”.

Un black humour che non è tale, dal momento che questo hater continua a commentare le foto pubblicamente, denotando una mancanza di rispetto e di pudore indescrivibile: non c’è fine alla vergogna. Nemmeno di fronte alla morte l’odio riesce a placarsi.

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