Coronavirus, Massimo Galli: “Tutto identico a Marzo”

Massimo Galli, partendo dalla situazione del suo ospedale ha raccontato questa delicata fase per il paese.

Massimo Galli
Massimo Galli (Open)

Massimo Galli, da sempre sostenitore di misure drastiche nel caso in cui non si riscontrassero attraverso le misure parziali, chiamiamole cosi, è sempre più convinto che alla base possa esserci un problema di difficoltà della sanità territoriale. nella gestione delle varie emergenze nelle diverse regioni. Galli ha spesso manifestato la sensazione di rivedere gli stessi errori di marzo, lo stesso modo di gestire la situazione di marzo, con risultati purtroppo tristi.

La sua esperienza, la sua riflessione nasce proprio dal suo ospedale, il Sacco di Milano, dove è primario del reparto di malattie infettive. E’ li che riscontra le più evidenti difficoltà. La struttura soffre, le richieste di ricovero aumentano, i consulti aumentano, i pazienti che arrivano nell’incertezza aumentano, ed il tutto causa anche una certa pressione. Condizione che sfocia in maniera concreta, potendo anche arrivare a sfiancare gli operatori sanitari.

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Coronavirus, Massimo Galli: “Si rischia di vanificare ogni sforzo”

Una posizione che tanto stava a cuore a Massimo Galli, che ancora oggi lo vede fervente sostenitore, è quella legata alla possibilità di un lockdown totale.  Utile anche a non vanificare il lavoro fatto finora. Un’azione che in qualche modo tuteli anche quanto di buono è stato finora fatto. Ed invece, nella perenne attesa di misure forti, assistiamo ad una situazione che territorialmente si fa via via sempre più potenzialmente pericolosa.

Ad oggi, le misure drastiche, invocate anche dall’ordine nazionale dei medici, tra gli altri, non sono ancora arrivate. Si attende di vedere i prossimi numeri e si immagina di agire ancora una volta regione per regione, sperando si possa in questo modo riuscire a contenere l’epidemia e ad arrivare ad un calo dei contagi.

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