Alberto Accastello: chi era l’operaio che ha sterminato la sua famiglia a Carignano

Alberto Accastello, 40 anni, prima di togliersi la vita, ha sparato alla moglie e ai due figli di 2 anni: una sta lottando tra la vita e la morte.

Barbara Gragano non c’è più e si è portata in cielo anche uno dei due figli gemelli: Alessandro. La sorellina, Aurora, è in gravissime condizioni all’ospedale Regina Margherita di Torino, ma è viva al momento. Alberto Accastello, 40 anni, voleva sterminare tutta la famiglia, senza lasciare neppure una traccia della vita passata: ha ucciso persino il cane che abitava con loro. Prima della strage ha chiamato il fratello dicendogli “presto non ci sarà più”. Non ha lasciato alcun biglietto.

Ma chi era l’omicida-suicida? Il 40enne era operaio alla Cerealceretto, azienda locale che tratta cereali, la moglie Barbara Gargano, 38 anni era cassiera in un supermercato di Moncalieri (Torino).

L’arma, una pistola calibro 22, era detenuta regolarmente. Con quella ha compiuto la strage, con il passare delle ore si fa sempre più chiaro il movente che ha spinto Accastello a compiere un gesto tanto efferato. Sembra che la donna avesse da poco annunciato al marito l’intenzione di separarsi. E’ stato il fratello a chiamare le forze dell’ordine. La moglie è stata trovata senza vita dai carabinieri che hanno sfondato la porta per entrare. I gemellini sono stati trasportati d’urgenza all’Ospedale Infantile Regina Margherita: il maschio, Alessandro, è deceduto poco dopo il ricovero. La bambina, Aurora, è ricoverata in gravissime condizioni.

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Alberto Accastello, chi era l’operaio che ha sterminato la sua famiglia: “era giù di morale”

La zona in cui viveva la famiglia di Accastello, a Carignano, a sud di Torino, è composta da una serie di villette a schiera di recente costruzione. I vicini di casa non si sono resi conto di nulla. “Avevamo visto Barbara ieri sera, era tranquilla, quasi gioiosa”, raccontano oggi. “Noi non abbiamo sentito nulla, ma è stato nostro figlio a svegliarci verso le cinque battendo sulle imposte, per raccontarci quello che era successo”.

Il quotidiano La Stampa ha intervistato stamane anche il sindaco di Carignano, Giorgio Albertino, che abita poco distante: “Ultimamente lo vedevo giù di morale, dimagrito e ben più taciturno del solito, forse per lo stress conseguente alla situazione familiare che Alberto stava attraversando…”.

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