Casa degli orrori, anziani lasciati nei loro escrementi: “più schifo di te non ce n’è”

Una casa di riposo della provincia di Catania è stata chiusa dai carabinieri che hanno scoperto i maltrattamenti perpetrati agli anziani presenti in struttura

Casa di riposo
Fonte Instagram – @marco_musorrofiti

Si fa fatica a crederci, eppure è tutto vero. Gli anziani che dovrebbero essere considerati fari dell’avvenire, sono sempre più soggetti a vessazioni ed umiliazioni.

Le ultime in ordine di tempo sono quelle a cui sono stati sottoposti dei “vecchietti” della casa di riposo villa San Camillo situata ad Aci Sant’Antonio in provincia di Catania.

Violenze di una brutalità inaudita che fortunatamente sono state scoperte della polizia, che ha chiuso immediatamente un luogo diventato ormai un vero e proprio teatro dello scempio e dell’orrore.

Il gip ha disposto il divieto di esercitazione alla struttura della durata di un anno e ha comminato a tre dipendenti il divieto di svolgere la professione per nove mesi.

L’indagine è iniziata nel luglio del 2019 con il sequestro di alcuni cellulari in cui sono state trovate numerose foto che testimoniano i maltrattamenti. Inoltre le microspie piazzate all’interno della casa di riposo ha accertato il mancato controllo da parte dell’amministratore. Un particolare di non poco conto che ha permesso alle “bestie” di prendersi gioco dei poveri anziani. 

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Casa di riposo, le sevizie e le offese nei confronti degli anziani

Andando nello specifico i poveri malcapitati erano soggetti ad urla, incuria, ferite non trattate. Non venivano nemmeno ripuliti dopo i bisogni. Motivo per cui diversi loro hanno addirittura contratto la scabbia.

Venivano lavati con acqua fredda e legati ai tavoli o ai letti e di fronte alle loro richieste di aiuto gli operatori (se così si possono definire) facevano orecchie da mercante. A queste sevizie vanno aggiunte anche una serie di offese verbali piuttosto agghiaccianti, come ad esempio: “Schifoso, sporco e più schifo di te non ce n’è”.

Un vero e proprio obbrobrio, che ormai sembra essere sempre più all’ordine del giorno. Lo scorso mese era successo in una Rsa di Monza. Ma quando arriverà il momento di mettere fine a cotanta violenza su queste povere persone indifese?

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