Nuovo dpcm, i governatori contro Conte: hanno tirato a sorte le zone colorate?

L’annuncio del premier Conte, delle nuove disposizioni in vigore da domani, hanno dato il via ad una situazione paradossale.

L’Italia istituzionale è ormai sul piede di guerra, il nuovo dpcm, diffuso ieri in tutte le sue normative dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha scatenato un conflitto tra il Governo e numerosi presidenti di regione. Molti, rinfacciano all’esecutivo una lettura della situazione non corrispondente alla realtà dei fatti. Regioni in lockdown con numeri simili a regioni lasciate “aperte”, provvedimenti incomprensibili che nascondono qualcosa che forse ci è sfuggito.

Che motivo avrebbe il Governo di chiudere ad esempio la regione Sicilia, che riguardo all’emergenza, produce numeri di molto inferiori a quelli di Campania e Lazio, che però restano aperte? Perchè il Governo chiude, numeri alla mano giustamente, la regione Lombardia, e tiene aperta ancora la Campania, quando fino a qualche giorno fa le due regioni erano additate da tutti come quelle più prossime al tracollo sanitario?

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Nuovo dpcm, i governatori accusano il Governo: “Situazione assurda”

Che ci fosse, da parte del Governo, la volontà di scaricare tutte le responsabilità su alcune regioni? Fare in modo cioè che determinate decisioni vengano di fatto prese dai singoli governatori, che a quel punto dovranno assumersi la responsabilità delle proprie azioni, non potendo più proteggersi sotto la veste del Governo nazionale? Inverosimile, certo, ma sta di fatto che certe decisioni arrivate da Roma, risultano realisticamente incomprensibili.

La riflessione da parte dei governatori appare di fatto giusta, se si dispone dei numeri, ed i numeri determinano l’azione, allora o c’è qualcosa che non conosciamo, oppure il Governo ha evitato in alcuni casi di affidarsi esclusivamente a quei dati, inizialmente rappresentanti della reale situazione in quella determinata regione. Al momento, non possiamo sapere quale sia la verità, ma possiamo avere dei dubbi, e magari attendere che qualcuno di essi, possa essere risolto.

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