Dpcm novembre, punti salienti: scuola, blocco delle regioni e coprifuoco

Il Dpcm novembre è atteso nei prossimi giorni e potrebbe comportare delle restrizioni ancor più significative. Vediamo quali sono nel dettaglio

Dpcm novembre
Giuseppe Conte (Fonte foto: Getty Images)

L’attesa sale, il popolo italiano è in trepidazione e attende il prossimo Dpcm annunciato dal Premier Conte. La vertiginosa salita della curva dei contagi ha fatto scattare ancor più allerta al Governo, che sta lavorando per trovare delle soluzioni per tamponare la situazione.

Entro martedì 3 novembre dovrebbe essere emanato il testo definitivo che sarà in vigore almeno fino al 4 dicembre. Ecco cosa dovrebbe prevedere in base a quanto trapelato finora dall’Esecutivo.

Ci sarà un nuovo lockdown o coprifuoco più stringente? Si potrà uscire dalla propria regione? E le scuole? Quale scenario si prospetta per i nostri alunni? Ecco le risposte a questi numerosi quesiti.

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Dpcm novembre, scatta il coprifuoco nazionale, tutti a casa entro le 21?

Il primo punto da chiarire e che probabilmente sta più a cuore alla maggior parte degli italiani è che non ci sarà un nuovo lockdown totale. Sarà invece istituito un coprifuoco a livello nazionale ma ci sono ancora forti dubbi sull’orario in cui dovrebbe scattare. L’ipotesi estrema delle 18 sembra quasi accantonata. Più probabile invece che sia fissato alle 21, in modo tale da consentire il rientro a casa alla maggior parte delle categorie di lavoratori (con il ritorno all’autocertificazione per chi esce dopo l’ora sopracitata).

Altro punto cardine è la chiusura totale dei bar e dei ristoranti la domenica a pranzo, mentre i centri commerciali saranno chiusi sia il sabato che la domenica. Eventuali chiusure aggiuntive dovranno essere rimborsate dalle regioni.

Proprio a proposito di quest’ultime saranno presi dei provvedimenti in base alla gravità della situazione. I parametri sono il rischio contagio e la saturazione degli ospedali. In generale sarà istituito il divieto di spostamento dalla propria regione di residenza ad eccezione di motivi improrogabili di salute e di lavoro.

Tra le altre novità figurano la chiusura dei musei, la didattica a distanza per tutte le scuole superiori e per gli alunni di terza media, possibile chiusura totale dei bar e dei ristoranti nelle aree considerate più a rischio.

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