Giorgio Panariello, il doloroso ricordo: “Non ho mai conosciuto mio padre”

Giorgio Panariello dopo anni di silenzio ha parlato di suo padre, tirando fuori un ricordo molto doloroso della sua infanzia.

Giorgio Panariello si trasforma: "diventa' Santo... anzi una Santa!"
Giorgio Panariello, Fonte foto: Instagram (@giorgiopanarielloreal)

Questo pomeriggio Giorgio Panariello sarà ospite di Domenica In, proprio qui lo scorso febbraio ha confidato a Mara Venier racconti molto intimi della sua infanzia, della sua famiglia e del passato.

Un’infanzia serena, perché circondato dall’amore degli amati nonni, ma anche difficile quella dell’artista, che ha dovuto fare i conti con l’assenza del padre e con il sentirsi diverso rispetto ai suoi compagni.

All’uomo che non ha mai conosciuto e di cui non conosce niente ha dedicato anche un monologo, recitato non senza commozione nel corso dello spettacolo teatrale con Leonardo Pieraccioni e Carlo Conti.

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Giorgio Panariello, quel padre che non ha mai conosciuto

Giorgio Panariello
Fonte Instagram – giorgiopanarielloreal

Nel corso della sua intervista a Domenica In il poliedrico artista ha ascoltato il suo monologo dedicato al padre, al termine del quale Giorgio Panariello non ha potuto fare a meno di commuoversi.

Le sue parole hanno molto colpito il pubblico di Mara Venier, ha infatti rivelato: “Mio padre probabilmente non sa nemmeno che esisto.” Un fatto questo che gli ha procurato molta sofferenza: “Da bambino ho sofferto tanto – ha rivelato – Mi prendevano in giro e mi difendevo come potevo.”

Nel monologo si rivolgeva direttamente all’uomo: “Siamo una bella coppia io e te, io non so chi sei, e tu non sai neppure che io esisto, parole davvero molto forti le sue, che non ha dimenticato anche tutto l’amore ricevuto dai nonni.

Furono proprio loro a crescerlo, ha infatti raccontato che a loro deve tutto“Per me, è come se una mamma e un papà coi miei nonni li avessi sempre avuti.” Il loro amore non lo ha tuttavia risparmiato dalla cattiveria degli altri.

In molti lo prendevano infatti in giro perché fuori scuola, alle recite, non si vedeva mai suo padre. Per questo Giorgio ha iniziato a fare finta di avercelo un papà: “Ah ma adesso il mio babbo viene, e allora ce ne sarà per tutti. Anzi, come ti chiami tu? Così glielo dico e poi vedi te.”

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