I collant rotti di Gucci da 149€ vanno sold out: piovono le critiche sul web

I collant rotti di Gucci vanno a ruba, 149 € il prezzo. È una provocazione? Che cosa vuole comunicare il direttore artistico? Intanto piovono le critiche sui social

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Fonte foto: web

Oggetto della discordia di questi giorni è la scelta di Gucci di vendere dei collant del tutto particolari a 149 €. Un prezzo ritenuto esagerato da alcuni utenti sui social per delle calze con questa peculiare caratteristica.

Infatti non sono dei collant qualsiasi. La loro singolarità, che li contraddistingue, è il fatto che queste calze sono sostanzialmente “rotte”. L’incubo o comunque il fastidio di ogni donna.

Il direttore creativo Alessandro Michele che cosa vuole comunicare? Non si tratta solo di moda, ma anche di provocazione. Se ad alcuni utenti web questi capi sfilacciati proprio non sono andati giù, il paradosso è che tali collant sono andati a ruba sul sito di Gucci, addirittura in sold out.

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I collant rotti di Gucci vanno sold out: com’è possibile?

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In questi turbolenti giorni, caratterizzati dall’entrata in vigore del nuovo dpcm e dalla nuova ondata di contagi da Coronavirus, Gucci è stato senza dubbio oggetto di discussione. In primis hanno fatto tanto discutere e indignare le immagini e i video provenienti da Torino, dove delle persone hanno fracassato la vetrina del negozio della Maison in Via Roma, per poi fare razzia dei capi d’abbigliamento presenti all’interno.

Ora, si parla di nuovo di Gucci per via dei nuovi collant lanciati dal direttore creativo Alessandro Michele. La particolarità di questo capo non è il tessuto, non è il colore, bensì il fatto che queste calze siano sfilacciate. E vendute a 149 €.

Ciò che non si riesce a credere – almeno per alcuni – è il fatto che i collant siano andati sold out sul sito della Maison e ora risultino letteralmente introvabili. In tanti si sono domandati come fosse possibile una cosa del genere.

Come già spiegato, Alessandro Michele ama provocare e la sua moda non si limita soltanto alla passerella, la sua arte sconfina fino a contesti ben più ampi. Il suo è senza dubbio un invito a riflettere circa all’usura nel tempo di qualcosa. Si riferisce alla moda o a qualcos’altro? E voi, che idea vi siete fatti?

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