A Napoli la protesta di imprenditori e ristoratori: “E’ finita” (VIDEO)

La protesta dei piccoli imprenditori del settore della ristorazione e non solo, ha richiamato l’attenzione sulla profonda crisi di un settore assolutamente falcidiato dalle misure restrittive.

Proteste ristoratori Napoli
Proteste ristoratori Napoli (Facebook)

A Napoli la protesta è forte, i ristoratori, i piccoli imprenditori, i proprietari di piccole attività del settore della ristorazione e non, sono scesi in piazza per esprimere il proprio dissenso nei confronti delle misure restrittive emanate dalla giunta regionale. Tale provvedimento, nell’ottica di preservare i cittadini stessi dal contagio da Covid19, prevede l’attuazione dello stato di coprifuoco dalle ore 23, fino alle ore 5 del mattino seguente.

La disperazione è visibile negli occhi di questa gente, nelle  espressioni di questa gente, nella rabbia che scandisce ogni slogan, ogni parola. Il lockdown di marzo, ha seriamente minato la stabilità duramente conquistata con anni di investimenti e lavoro, di numerose attività del territorio. Una nuova chiusura, rappresenterebbe  il colpo di grazia, per chi ha resistito alla prima “mazzata”, perchè in molti hanno chiuso, non potendo più continuare a rischiare.

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A Napoli la protesta di imprenditori e ristoratori: “E’ finita”, il dramma del coprifuoco

In piazza anche alcune associazioni di settore, che tutto sommato si fidano delle scelte prese dalla regione Campania nelle ultime ore, ma allo stesso tempo chiedono di essere tutelate dalle istituzioni. Non è possibile, per alcuni, che lo Stato chieda agli imprenditori sacrifici, chiudendo, di fatto forzatamente le loro attività, e poi pretenda il pagamento delle tasse. Troppe cose non hanno funzionato, e ciò non deve accadere di nuovo.

La protesta si è dunque spostata verso il lungomare, dove i manifestanti hanno provato a bloccare il traffico, nel tentativo di coinvolgere quante più persone possibili nella loro richiesta del diritto di sopravvivere. Da domani, dicono, la città sarà finita, e probabilmente anche le nostre attività.

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