Il domatore e l’orso erano anche amici: per una mascherina Valentine è stato ucciso

Tra di loro non c’era più solo un rapporto domatore-orso ma anche una vera amicizia: tutto il circo è incredulo per la tragedia.

Valentine Bulich e il ‘suo’ orso

Aveva solo 28 anni Valentine Bulich e come si vede dalla foto non era solo il domatore del suo orso, ma era un suo amico. Fino all’episodio che ha cambiato il destino. L’orso Yasha era molto amato all’interno del circo da adulti e bambini che applaudivano i suoi spettacoli. Era legatissimo a Valentine, tanto che solo lui poteva avvicinarlo ed entrare nella sua gabbia.

Come l’ultima volta. Era entrato di mattina per le operazioni di pulizia quotidiana e aveva come sempre chiuso il cancello a chiave per non far scappare il suo orso. Un’operazione che faceva tutti i giorni. Ma il coronavirus e l’obbligo di indossare la mascherina imposto dalla direzione del circo, gli è stato fatale.

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Il domatore e l’orso erano anche amici: non lo ha riconosciuto e lo ha sbranato

Era dentro la gabbia dell’orso con il quale si esibiva da anni e con il quale si era instaurato un rapporto di reciproco rispetto e amicizia. Ma Valentine non si era tolto la mascherina, così come imposto dalla direzione del circo come protocollo di sicurezza contro il coronavirus.

L’uomo «si è dimenticato di togliersi la mascherina covid prima di entrare nella gabbia, e l’animale non lo ha riconosciuto. Ha pensato di essere in pericolo», spiegano dal Great Moscow State Circus «e lo ha attaccato». Mai nessun problema con il suo domatore, «non aveva mai avuto reazioni violente e nella gabbia entrava solo Valentine».

L’orso Yasha, però, lo ha aggredito strappandogli addirittura il cuoio capelluto. Valentine è stato tirato fuori dalla gabbia con grande difficoltà da altri operai del circo, ma non ce l’ha fatta: trasportato in ospedale è morto quasi subito per le gravi ferite riportate.

Tatyana Zapashnaya, dirigente del circo, ha detto: “È molto difficile per noi. Tutto è accaduto molto rapidamente e inaspettatamente. Questo è un disastro e un dolore che dobbiamo affrontare». Ad agosto, l’orso aveva partecipato a un pre-partita di una squadra di calcio a Mosca. Due anni fa, è stato fotografato mentre spingeva un operaio del circo ferito su una sedia a rotelle. Nulla faceva presagire ad un epilogo tanto tragico.

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