Rino Gaetano, quell’incidente stradale che gli costò la vita

A quasi 40 anni dalla tragica scomparsa, ripercorriamo la dinamica dell’incidente che è costata la vita a Rino Gaetano, uno degli artisti italiani più amati di sempre

Rino Gaetano
Fonte Facebook – Rockrol

Rino Gaetano non ha bisogno di presentazioni. Gli italiani di ogni generazione conoscono le sue canzoni più celebri e nonostante il passare degli anni continuano a ricordarlo attraverso eventi e cover band in suo onore. In particolar modo sono stati i giovani a riportarlo in auge negli anni 2000, facendolo diventare “immortale”.

D’altronde l’artista originario della Calabria con il suo stile decisamente innovativo per i tempi ha fatto la storia della musica. Da “Gianna” proposta al Festival di Sanremo nel 1978 passando per Aida, A mano a mano, Ma il cielo è sempre blu, sono molteplici i suoi brani che ancora echeggiano tra le strade e i locali del Bel Paese.

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Rino Gaetano, il tragico incidente del 2 giugno 1981

Rino Gaetano
Fonte Instagram – @rinogaetano_official

Purtroppo però come spesso è capitato a molti grandi artisti, la sua vita è stata spezzata prematuramente. La causa è stata un incidente stradale avvenuto il 2 giugno del 1981. E pensare che pochi anni prima (nella fattispecie l’8 gennaio del 1979) era rimasto illeso dopo che un fuoristrada aveva spinto la sua Volvo (distrutta) contro il guardrail.

Nonostante ciò decise di acquistare un’altra automobile simile, ovvero la Volvo 343 grigio metallizzato, quella del fatale incidente costatogli la vita. Dopo una serata trascorsa per locali, Rino stava percorrendo via Nomentana (Roma) per tornare a casa. Erano le 3:55 del mattino quando il cantautore all’altezza dell’incrocio con Via Carlo Fea perse il controllo del veicolo invadendo la corsia opposta. Un camionista che veniva dal senso opposto, provo ad “avvisarlo” suonando il clacson, ma l’impatto è stato inevitabile.

Immediati i soccorsi e il trasporto verso il Policlinico Umberto I dove furono riscontrate fratture craniche. Purtroppo però il nosocomio capitolino disponeva del reparto specializzato in interventi al cranio. Diversi i tentativi di trasferimento presso un’altra struttura, ma il San Camillo, il San Filippo Neri e il San Giovanni non avevano posti disponibili. Solo alle prime luci dell’alba Gaetano fu portato al Gemelli, dove però non poterono fare altro che constatare il decesso. Molteplici le polemiche sul caso che portarono anche un’inchiesta giudiziaria.

L’autopsia portò poi alla luce un possibile collasso prima dell’impatto con il camion mentre i funerali si svolsero nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio nei pressi della stazione Termini. Oggi Rino riposa presso il noto cimitero del Verano situato nel quartiere di San Lorenzo. 

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