E’ il giorno del suo diciottesimo compleanno: i genitori la trovano morta nel letto

Maria Chiara Previtali muore il giorno del suo compleanno, mistero sulle cause anche se si fanno le prime ipotesi, il padre se la prende col fidanzato.

 

Doveva essere un giorno speciale, il giorno della maggiore età: 18 anni. Maria Chiara, però, se ne è andata prima, senza spegnere le candeline, senza poter capire la differenza tra l’essere maggiorenne e tutto quello che faceva prima di ieri. Maria Chiara Previtali non era felice, era in cura da uno psicologo. Il padre, che l’ha trovata senza vita nel letto, dice che è stato il suo fidanzato a circuirla e a portarla prima alla depressione e poi alla morte.

Forse Maria Chiara faceva uso di sostanze stupefacenti, forse l’ha stroncata un’overdose. Oppure ha deciso di togliersi la vita con un mix di psicofarmaci. Per ora restano ipotesi, rimane il corpo di una bella ragazza esanime sul letto, prima di assaporare la vita da maggiorenne.

E’ successo ad Amelia, in provincia di Terni. “Quell’uomo me l’ha circuita, l’ha fatta cambiare. Lei non stava bene, era in cura da una psicologa…”, ha detto il padre, sotto choc.

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Era il giorno del suo diciottesimo compleanno, trovata morta nel letto: è giallo sulle cause

Lei non stava bene, dice il padre di Maria Chiara. E aggiunge che la ragazza era in cura da uno psicologo. Ma perché?

La ragazza sarebbe morta di notte ma i genitori si sono accorti del dramma solo al mattino quando hanno tentato di svegliarla. Inutili anche i soccorsi giunti subito sul posto. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Amelia. Sul corpo della ragazza, molto conosciuta nel piccolo centro del Ternano, sarà eseguita l’autopsia. “Sono profondamente addolorata per la tragedia che ha sconvolto la nostra comunità – ha scritto su Facebook il sindaco di Amelia, Laura Pernazza -. Non si può morire a 18 anni. Da mamma prima ancora che da sindaco mi stringo intorno allo sconvolgente dolore della famiglia”.

Maria Chiara era appassionata di Kung Fu, di cui era cintura nera. Chi si è allenato con lei ne sottolinea la bravura, la determinazione e la generosità verso gli altri. Il suo maestro, Simone Mariani della scuola Qing Long – dove la scomparsa di Maria Chiara ha suscitato profonda commozione – parla di «uno dei giorni più brutti del mia vita, ciò che un padre o un maestro non deve mai passare, perdere una allieva come lei. Maria Chiara, ti ho voluto e ti voglio bene come se fossi mia figlia, e te ne vorrò sempre».

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