Roma, il curioso caso del prete sul monopattino elettrico

Un prete di cui non si conosce l’identità è stato sorpreso a spasso per Roma a bordo di un monopattino elettrico. Le immagini stanno facendo il giro del web

Prete monopattino elettrico

Ormai da qualche tempo nelle città italiane stanno spopolando i monopattini elettrici. La crisi derivante dal coronavirus e la necessità di convertirsi a dei mezzi meno inquinanti e a scarso impatto ambientale stanno facendo si che questi piccoli strumenti a due ruote siano sempre più utilizzati dalle persone.

Sono molteplici le compagnie che tramite applicazioni dedicate li affittano a tariffe non proprio contenute (1 euro per lo sblocco e tra i 15 e i 25 centesimi al minuto). Nonostante ciò l’idea sembra piacere, soprattutto al centro-nord.

A gran sorpresa però anche nella Capitale da sempre molto caotica e poco avvezza a strumenti di questo tipo (per via delle lunghe distanze da colmare), la novità sta avendo un riscontro importante. Motivo per cui anche i soggetti più insospettabili si stanno convertendo a quello che può essere ribattezzato come il “mezzo dell’anno”.

Prete in monopattino in giro per Roma: immagini impazzano sul web

Roma
Roma – Fonte foto: (Getty Images)

Proprio dalla Città Eterna, ecco un esempio eclatante, che fa decisamente sorridere e al tempo stesso può rappresentare un esempio importante. Si tratta di un prete, il cui nome però è sconosciuto.

Con il suo classico vestito ecclesiastico è stato visto e immortalato per le vie del centro, per l’esattezza tra via del Tritone e via del Traforo. Un’iniziativa piuttosto inusuale per un uomo dii chiesa, che però a differenza di altri ha visto nel monopattino elettrico (su cui sono previsti dei bonus) una risorsa piuttosto che uno strumento demoniaco. Le immagini stanno spopolando e guadagnando consensi in rete. D’altronde è tutto così affascinante e buffo al tempo stesso.

Un bel calcio alle polemiche relative “all’invasione dei monopattini”, che scorrazzano per la città senza regole. Questo però non è un problema di mezzo, bensì di buon senso che tra le strade italiane purtroppo è sempre un po’ mancato.

 

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