Pietro Puzone, dallo scudetto con Maradona alla vita da clochard

L’incredibile storia di Pietro Puzone: dallo scudetto vinto con il Napoli di Maradona alla vita da senzatetto sulle panchine di Acerra

Pietro Puzone
Fonte foto: web

La vita riserva sempre delle sorprese, alle volte positive, alle volte negative. Questa è la storia di Pietro Puzone, che è passato dalle stelle – una vita da calciatore professionista e vincente – al dramma di vivere in solitudine e senza un tetto sopra la testa.

57 anni, Pietro Puzone vinse lo scudetto con il Napoli nel 1987. La sua parabola è discendente: dal successo alle gravi difficoltà economiche che l’hanno costretto a vivere come un clochard tra le panchine di Acerra.

Quando ha vestito la maglia partenopea, Puzone aveva stretto un forte legame con Diego Armando Maradona, considerato il più forte giocatore di calcio della storia, nonché idolo, venerato come un Dio nel capoluogo campano.

Pietro Puzone, la sua drammatica storia: dallo scudetto alla disperazione della solitudine, ma arriva l’aiuto degli ex compagni

Pietro Puzone e Maradona
Fonte foto: Facebook

La drammatica storia di Puzone è salita alla ribalta quando un componente della chat Whatsapp “Vecchio Napoli” ha visto l’ex calciatore ad Acerra, il quale ha mandato un video agli ex compagni, promettendo di riuscire ad uscire da questa complicata ed infelice situazione.

Ed ecco che gli ex compagni di squadra si sono dati da fare per aiutarlo concretamente, insieme al sindaco di Acerra, donandogli la carica e l’affetto che gli servivano.

Come detto, Puzone era un componente importante dello spogliatoio del Napoli, anche se in quella vittoriosa stagione 1986-87 non scese mai in campo. Ma vi sono molte immagini che testimoniano il suo legame con Diego: sempre pronto a festeggiare con lui e a consolarlo come nella sconfitta in Coppa Uefa contro il Tolosa.

La carriera calcistica di Pietro è continuata anche dopo il Napoli: Catania, Spezia e Ischia Isola Verda. La sua carriera agonistica terminò nel 1990. Da lì cominciò la discesa agli inferi. Una situazione oggi migliorata grazie all’aiuto dei suoi compagni di squadra, che non l’hanno dimenticato nel momento del bisogno.

LEGGI ANCHE >>>  Gianna Nannini lancia lo scoop: “con Maradona c’era voglia di toccarci”

LEGGI ANCHE >>> Napoli, nuovo focolaio in un macello: 20 dipendenti positivi

Impostazioni privacy