Napoli, nuovo focolaio in un macello: 20 dipendenti positivi

All’interno dell’azienda di macellazione avicola, sono ben venti i dipendenti positivi, nella provincia di Napoli, effettiva la nascita di un nuovo focolaio

Napoli, nuovo focolaio in un macello: 20 dipendenti positivi
Fonte foto: (Pixabay)

Un nuovo focolaio è stato scoperto nel napoletano, nella Imac di Caivano, un’azionda di macellazione avicola dove 20 dipendenti sono stati trovati positivi. Tamponi anche su altre cinquanta unità, tutti negativi.

Quasi tutti asintomatici, i dipendenti che invece sono positivi, sconteranno un periodo di quarantena casalinga. Sugli altri, continueranno gli accertamenti e sull’ambiente, le indagini dell’Asl.

Azienda napoletana, c’è un nuovo focolaio Covid

Fonte foto: (Pixabay)

La Imac è l’azienda di macellazione avicola sita in Caivano, provincia di Napoli, dove è stato scoperto un nuovo focolaio di Covid-19. Ben 20 i dipendenti che per adesso, sono stati trovati positivi tramite tampone faringeo. L’Asl lavora anche per capire quali possano essere stati i contatti degli ultimi giorni per i positivi, quindi eventuali altri infetti.

Quasi tutti asintomatici e monitorati, per ora nessuno dei venti infetti presenta motivi di preoccupazione per quanto riguarda l’integrità fisica. I dipendenti, abitano tutti tra Napoli e Caserta. L’Asl Napoli 2 Nord, sta lavorando anche per scoprire i movimenti all’interno dell’azienda di ogni contagiato, per capire fin dove possa essersi espanso il virus. Disposti tamponi per gli altri dipendenti e se dovessero esservene altri positivi, non è esclusa la sospensione delle attività per la storica azienda. Imac, opera da quasi 60 anni sul territorio di tutto il Centro Sud, costituendo un caposaldo nella fornitura di carne di pollo, tacchino e coniglio.

Studi, avrebbero denotato che la carne che arriva poi sulle nostre tavole, non sarebbe pericolosa. Non è questa infatti, la prima volta che nel campo della lavorazione della carne nasce un focolaio, ma senza conseguenze per i clienti. Gli studiosi, hanno provato anche a spiegare questo fenomeno, trovando alcune soluzioni. Innanzitutto, in questo campo è difficile lavorare con un vero e proprio distanziamento, mentre anche le basse temperature aiutano il virus a restare nell’ambiente per più tempo. Per ora comunque, del Coronavirus si sa soltanto che è trasmissibile tremite l’aria dell’ambiente e che quindi non dovrebbe posarsi a lungo sulle carni in vendita.

Non è tra l’altro questa, una giornata positiva per chi spera in una rapida soluzione per questa pandemia che ha sconvolto il mondo. L’operazione congiunta tra Oxford e Pomezia, per la ricerca di un nuovo vaccino, ha visto infatti un rallentamento per lo stop provocato da un imprevisto, proprio oggi.

LEGGI ANCHE>>> A pochi giorni dal traguardo: “Il 14 settembre la scuola non riapre”

LEGGI ANCHE>>> “Il coronavirus? punizione di Dio per i gay” Il patriarca che lo ha detto è positivo

Impostazioni privacy